Caro energia, il Comune di Fluminimaggiore chiude per risparmiare

“Troppo cara l’energia, il Comune oggi chiuso”. Inizia così un lungo post pubblicato sul profilo Facebook dal sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, che annuncia per oggi e per alcuni giorni delle prossime settimane la chiusura del Comune a causa dei prezzi troppo alti dell’energia elettrica che fanno lievitare le bollette. “I servizi essenziali sono comunque assicurati”, ribadisce il primo cittadino che spiega le ragioni della scelta: “È un piano di risparmio energetico che ci siamo dovuti imporre a causa dell’aumento enorme delle bollette in tutti gli edifici di proprietà comunale, oltre che nell’illuminazione pubblica. Anche nel Municipio, dunque”.

Il sindaco fa il punto della situazione: “Basti pensare che rispetto alla spesa prevista siamo, quest’anno, fuori di circa 100 mila euro, e lo Stato ce ne rimborsa meno di 20 – sottolinea Corrias -. Una cifra di sbilancio enorme per un paese povero come Fluminimaggiore, a cui dobbiamo far fronte come si fa in una qualsiasi famiglia: si risparmia, eliminando l’aria condizionata il più possibile, spegnendo le luci durante il giorno negli uffici, chiudendo in certe date l’intera attività degli uffici. Non accade solo nel nostro paese, e il dilemma tra tagliare i servizi o vedersi tagliare la corrente perché non si è in grado di pagare le bollette sta diventando molto diffuso tra le amministrazioni che non hanno altre risorse da parte per sopperire a simili emergenze”.

Fluminimaggiore è un Comune virtuoso dal punto di vista dalle energie rinnovabili, ma non è sufficiente. “Non basta a sanare la situazione il fatto di avere il fotovoltaico sia sul palazzo comunale sia sui due edifici scolastici. Ci vorrebbero nuove risorse – evidenzia il primo cittadino – , che lo Stato dovrebbe mettere a disposizione per un vero piano di trasformazione energetica. Finora, invece, sono arrivate solo briciole. E in attesa di un improbabile cambio di linea, non ci resta che (dolorosamente) tagliare alcuni servizi”. Il Comune rimarrà chiuso ogni martedì e tutti i giorni prima di un festivo. “Non possiamo fare altrimenti – aggiunge Corrias – abbiamo spento i climatizzatori negli uffici comunale e nelle scuole, stiamo cercando di risparmiare ovunque, ma non abbiamo altra scelta”.

Sul tema del caro energia e delle fonti rinnovabili anche il post pubblicato sulla pagina Facebook, dal sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis: “Il 2 novembre dell’anno scorso, il Comune di Villanovaforru ha pagato 120 euro all’Enel per avere un preventivo – scrive il primo cittadino sul social network -. Chiedevamo l’allaccio alla rete elettrica dell’impianto fotovoltaico della comunità energetica e i relativi costi. Oggi è il 3 giugno 2022. Da allora sono passati sette mesi e ancora il fotovoltaico non è connesso alla rete. La comunità energetica esiste ormai da quasi un anno, ma resta tuttora inerte. Ecco la distanza tra le chiacchiere retoriche della politica e la realtà”.

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