Tecnici olandesi a bordo del cargo italiano Cdry Blue incagliato davanti alle coste di Sant’Antioco. L’operazione è scattata questa mattina: per gli esperti era necessaria una ricognizione per definire gli ultimi dettagli del piano che dovrebbe liberare la nave dalle rocce che la imprigionano dal giorno dell’incidente. Gli interventi sono seguiti da terra anche dagli ispettori del ministero dei Trasporti. Le operazioni sono preliminari al disincaglio vero e proprio del cargo. Sul posto c’è già una nave, la Jif Helios, pronta ad avvicinarsi al mercantile con l’aiuto delle attrezzature caricate su tre tir arrivati a Sant’Antioco nei giorni scorsi. Tutti i passaggi sono monitorati anche dal sindaco, Ignazio Locci. Al termine del sopralluogo di oggi dovrebbe essere definito il piano di azione definitivo per liberare la nave. Scongiurato il rischio inquinamento: i serbatoi infatti hanno tenuto e non c’è stata alcuna fuoriuscita di carburante.
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Durante le operazioni una motovedetta della Guardia costiera ha pattugliato le acque intorno al cargo e ha verificato che non si vedevano sostanze inquinanti. “Durante tutta la giornata, attraverso l’impiego di un elicottero, personale della società ‘Smit salvage‘, unitamente al personale del quarto nucleo subacqueo della guardia costiera di Cagliari – spiegano dalla Capitaneria -, ha effettuato un sopralluogo a bordo del mercantile verificandone le condizioni strutturali. dalle prime verifiche preliminari sono emersi danni allo scafo con la presenza di alcune vie d’acqua causate dall’urto sui bassi fondali rocciosi e dalla successiva azione del moto ondoso a seguito dell’incaglio”. Per domenica le condizioni del mare dovrebbero migliorare ed è prevista un’ispezione subacquea alla carena da parte degli operatori del quarto Nucleo sub della Guardia costiera oltre a un’ulteriore ispezione a bordo da parte di personale tecnico.