Resti di abitazioni di epoca romana, mura antiche, pavimentazione di pietra di fiume, frammenti di anfore e altro ancora. Tutto nascosto a Capoterra, in località Guardia Longa, tra i cantieri per la realizzazione della attesissima nuova Sulcitana, la strada a quattro corsie che collegherà Cagliari con Pula, passando accanto alla Saras. La scoperta e il rischio che tutto ciò possa essere coperto da una colata d’asfalto, è delle associazioni Sardegna Sotterranea, Aloe Felice e Cavità cagliaritane. “Ci sono – spiegano i responsabili – due siti archeologici di rilevante importanza in via Danubio e in località Azienda agricola Is Piscinas, a Capoterra, un vero e proprio tesoro incustodito e in balia dell’incuria e che rischia di essere coperto dall’asfalto. Infatti ci passa sopra la nuova strada”. “Si tratta di due estesi complessi residenziali d’età romana abbandonati e le ruspe ci passano accanto – denuncia lo scrittore Marcello Polastri, alla guida di Sardegna Sotterranea – Da parte dei cittadini di Capoterra ci sono giunte diverse segnalazioni. Gli scavi vanno avanti da sei mesi, ma poi si sono fermati e queste vestigia del passato sono coperte da un telone strappato, le trincee di scavo sono ora invase dalle sterpaglie e dai rifiuti trasportati dal vento”. Le associazioni hanno già segnalato il caso al ministero per i Beni archeologici. “Probabilmente questi siti furono usati anche nel Medioevo con ipotesi di frequentazioni bizantine – ricostruisce Polastri – e sottoterra, nei cantieri tra via Danubio e l’Azienda agricola Is Piscinas, potrebbe essere presente una vasta ed intera città, con strade e domus antiche, meritevoli di tutela. Questi beni potrebbero diventare un’attrattiva turistica, a due passai dalla nuova strada”.
(immagine d’archivio)