di Vito Fiori
“Per una semplice questione di trasparenza, c’erano dei soldi pubblici in ballo e io ho deciso di fare un bando, stop”. Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, risponde così a quanti lo hanno criticato per la scelta del big di Capodanno, nella fattispecie, Stewart Copeland, 72 anni, ex batterista dei Police. “Io non posso, nel mio ruolo, scegliere l’artista che mi piace o che gradirei ascoltare nella mia città. La società che ha vinto la gara ha proposto questa soluzione e ci siamo adeguati”.
Del tanto contestato palco geriatrico di Capodanno Zedda, in definitiva, non vuole responsabilità. Non ha tutti i torti, la procedura è stata seguita e il risultato è questo, tra chi ha storto il naso e chi, invece, sarà costretto a sorbirsi l’ex Police. “Qualcuno, in passato, ha operato diversamente ma io lavoro in altro modo. Ripeto, con i soldi pubblici non potevo non fare il bando”. I ristoratori se ne faranno una ragione e i giovani che non vogliono sentire il nonnino Copeland si sposteranno verso altre città dove troveranno qualcosa di meglio per loro.