Il mondo del calcio sardo è sotto shock per il suicidio di Angelino Fiori, 67 anni (era nato il 14 gennaio del 1946), considerato il decano degli allenatori sardi. Si è ucciso impiccandosi giovedì sera nella sua casa di Sorso.
Insegnante di lettere e filosofia, era soprannominato “il Professore” ed era noto per le sue battute, per la sua ironia sferzante. Parlava chiaro Angelino Fiori, una qualità che on è sempre apprezzata in un ambiente dove spesso l’ipocrisia e l’arma vincente.
Aveva cominciato come calciatore nel 1962 e aveva giocato tra la serie D, l’Eccellenza e la Prima categoria fino al 1973 quando aveva avviato la sua carriera da allenatore. Ha lavorato in moltissime squadre sarde. Di recente, e questo era stato un motivo di amarezza, non era stato confermato alla guida dell’Usinese benché avesse salvato la quadra dalla retrocessione. Un altro esonero era arrivato nella stagione 2010-2011 dalla Torres, dopo una serie positiva di 16 partite senza sconfitte.
I funerali si svolgeranno a Sorso domani alle 10.15 nella chiesa di Santa Monica.