Il processo sulle presunte irregolarità nei lavori per la posa della fibra ottica in vari centri della Sardegna si è aperto oggi davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari. Alla sbarra ci sono tre funzionari della Ifratel e della Imet Spa, Nicola Tenaglia, Michele Ragni e Luciano Tracucci, accusati di concussione e truffa al termine dell’inchiesta del sostituto procuratore Emanuele Secci. Per il magistrato inquirente avrebbero effettuato interventi differenti da quelli appaltati, e dunque pagati dal pubblico, così da risparmiare e guadagnare sul capitolato d’appalto. I lavori riguardavano la sistemazione della rete per l’internet ad alta velocità. Oggi davanti al collegio, presieduto da Massimo Poddighe, gli avvocati hanno presentato le eccezioni preliminari: prime fra tutte quelle sull’esclusione delle società di appartenenza dei manager dalla chiamata in causa come responsabili civili. I giudici si sono riservati e comunicheranno la decisione il 24 gennaio, data della prossima udienza. Secondo le accuse, i tre imputati avrebbero costretto le società che effettuavano materialmente i lavori a praticare scavi meno profondi di quanto indicato, così da risparmiare materialmente sugli interventi pagati con i fondi europei. Opere più economiche di quelle dichiarate, insomma, così da far moltiplicare il margine di guadagno. Per tutti, terminata l’inchiesta, il pm Secci aveva sollecitato il rinvio a giudizio, poi disposto dal gup Giuseppe Pintori. Il 24 gennaio, superate le eccezioni preliminari, il processo entrerà nel vivo con l’inizio del dibattimento e la chiamata dei primi testimoni dell’accusa da parte del pm.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…