Con Perrotta a Cagliari la vita di Ligabue sale sul palcoscenico

Dal 23 al 30 aprile a Cagliari Mario Perrotta con il progetto che ruota intorno alla figura del pittore Antonio Ligabue e al suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica: la Svizzera dove nacque e visse sino ai 18 anni e il territorio di Gualtieri sulle rive del Po dove produsse gran parte delle sue opere.

UN BES andrà in scena il 23 aprile alle ore 19.00 e il 24 aprile alle ore 17.00 e PITUR il 29 e il 30 aprile alle ore 21.00. Nel mezzo dei due spettacoli una masterclass a cura di Mario Perrotta e gli eventi legati alla manifestazione dell’Agis “Libro che spettacolo”, quest’anno per la prima vota anche in Sardegna.

Il mondo immaginario tra la Svizzera e Gualtieri della controversa figura di Ligabue messo a confronto con l’immaginazione in salsa sarda dello scrittore/fumettista nuorese Manuelle Mureddu che per l’occasione presenterà, in coppia con Mario Perrotta, il suo libro OI MAMA (ediz. Condaghes). Appuntamento il 26 aprile alle ore 15.00 nella sede Telecom e il 29 aprile alle 20.40 al Teatro Massimo.

In occasione della manifestazione “Libro che spettacolo” sarà possibile acquistare il pacchetto Libro + Spettacolo a 12€ invece che 30€. (sino ad esaurimento scorte)

Per info info@sardegnateatro.it, 0702796620.

DALLE NOTE DI REGIA
Da questi pensieri e suggestioni, è nato forte il bisogno di raccontare questo conflitto a tre tra lo “svizzero” Antonio Ligabue, il suo paesaggio interiore e il paese di Gualtieri sulle rive del Po. Da qui la necessità di rimettere al centro della mia attenzione la marginalità (dopo averla esplorata a fondo nel progetto sull’emigrazione italiana), di indagare la follia creativa che cambia le prospettive delle cose e dei luoghi, concentrarmi ancora una volta sulla parola “confine” e sulle sue implicazioni. Usare il fiume Po come confine e Ligabue per scardinarlo quel confine.

Indagare Ligabue significa indagare il rapporto di una comunità con lo “scemo del paese”, da tutti temuto e tenuto a margine, ma significa anche accettare lo spostamento che provoca una nuova visione delle cose, una visione “folle”, che mette a rischio gli equilibri di chi osserva, costringendolo a porsi la classica domanda: chi è il pazzo?

Infine e oltre ogni considerazione razionale, mi trovo “costretto” a seguire una personalissima attrazione, ancestrale direi, per l’animale Antonio Ligabue, quella zona bestiale e pura che lui
ha così tenacemente cercato nella sua opera, restituendola a noi con una violenza insuperata

Mario Perrotta è una delle figure più interessanti del panorama teatrale italiano contemporaneo.  Conosciuto a livello nazionale ed internazionale per il suo lavoro di Teatro Civile, ha raggiunto  la notorietà grazie al monologo teatrale  “Italiani Cincali”, dedicato agli italiani minatori  in Belgio. Dopo essere passato in tournée da Gualtieri, si è  “innamorato”  del paese e della figura  di Ligabue e a lui ha deciso di dedicare il suo lavoro.

Teatro dell’Argine
UN BES
di Mario Perrotta
regia Mario Perrotta
Collaborazione alla regia Paola Rascioli
collaborazione alla ricerca Riccardo Paterlini
foto Luigi Burroni
organizzazione Stefano Salerno

PREMIO UBU 2013 A MARIO PERROTTA COME MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

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