Ci sarebbero tracce puniche anche a Monte Claro a Cagliari. Si tratta di una ipotesi da verificare, dopo il ritrovamento di una tomba che probabilmente risale a quell’epoca. La scoperta arriva a quattro giorni dall’inizio dai lavori nel parco cagliaritano, voluti dalla Soprintendenza Archeologica dopo che nelle scorse settimane è venuta alla luce una struttura per la quale è stata avanzata l’ipotesi di un pozzo sacro. La sepoltura del V-IV secolo a.C., ad un centinaio di metri dalla presunta architettura nuragica, ed ora all’esame dell’antropologo Marco Lodde, era delimitata da cinque anfore. Ci sono due scheletri affiancati, uno sembra di donna mentre l’altro non è ancora identificato. “Il corredo funerario ci aiuta a datare questa sepoltura – ha spiegato Nicola Dessì, giovane archeologo che sta coordinando i lavori diretti dalla Soprintendenza – oltre alle cinque anfore, infatti, sono venute alla luce tre brocchette, di cui due decorate”. Si tratta di una tipologia sepolcrale abbastanza rara, con una tecnica mista, in parte scavata dalla roccia. “Monte Claro ha una grande valenza archeologico culturale – ha sottolineato la presidente della Provincia, Angela Quaquero – e gli scavi possono aggiungere un nuovo e fondamentale tassello alla storia di Cagliari. La novità assoluta è che si tratta di un sito di importanza straordinaria situato in un suolo pubblico, quindi immediatamente a disposizione per scavi e ricerche”. L’associazione Amici di Sardegna ha messo a disposizione volontari e ha dato un supporto economico per l’avvio degli scavi che riprenderanno mercoledì 19 giugno, dopo uno stop di circa una settimana necessario per la messa in sicurezza dell’area.
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