Cagliari, rinchiuse la moglie in casa: condannato a nove anni un violinista

Nove anni di reclusione, così come era stato chiesto dal pubblico ministero Emanuele Secci. È la condanna inflitta dai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Cagliari nei confronti dell’ex primo violino dell’orchestra del Teatro Lirico, Valentin Furtuna, 64 anni, originario della Romania. Il collegio presieduto dal giudice Giovanni Massidda ha, invece, assolto la presunta amante dell’imputato, Marina Pilloni, per la quale il pm aveva sollecitato cinque anni. Si è chiuso così il processo per estorsione aggravata, maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona che vedeva imputato il musicista, accusato di avere tenuto in casa la moglie, di venti anni più grande, segregandola e riempiendola di psicofarmaci.

All’origine dei reati, secondo l’accusa, ci sarebbe stata la casa e l’eredità della donna ottantenne, morta qualche anno fa. Valentin Fortuna ha partecipato a tutte le udienze e ha ascoltato in silenzio la sentenza. Per il pm Secci le vessazioni erano legate al tentativo del violinista di farsi lasciare tutta l’eredità della donna, compresi i gioielli e la casa. La difesa ha annunciato ricorso in appello.

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