Quartiere del Sole

Cagliari, quartiere del Sole: l’oasi di pace che sta diventando un miraggio. I residenti: “Aumentati crimini e pericoli”

di Umberto Zedda

Furti, incendi e e pericoli lungo le stradale: così il Quartiere del Sole sembra aver perso la sua quiete. Noto per essere una delle aree più tranquille e curate di Cagliari, adesso si trova da tempo a fare i conti con episodi di microcriminalità e disagi che stanno preoccupando i suoi abitanti.

Il Quartiere del Sole è circondato dal Parco naturalistico di Molentargius e dal Poetto che lo rendono una realtà unica a stretto contatto con la natura, un “paese dentro la città” come lo definiscono i suoi residenti. Qui i confini sono segnati naturalmente, a differenza del resto della città dove spesso non è chiaro dove finisca o inizi una zona. I residenti si conoscono tutti tra di loro e insieme hanno dato vita a progetti sociali di benessere collettivo come “Quartiere del Cuore”, che nel 2016 ha reso l’area cardio protetta con il posizionamento di defibrillatori utilizzabili h24 in punti strategici, uno nella scuola in via Zeffiro, un altro tra via Ostro e via Tramontana, uno in via dei Monsoni ai campi di atletica e un altro in via del Pozzetto.

Come in ogni altro quartiere della città si son sempre verificati episodi di criminalità come furti in negozi e abitazioni, ma negli ultimi mesi si è assistito ad un aumento del fenomeno. Il 7 novembre il Super Pan in via del Pozzetto è stato svaligiato: due persone hanno scassinato l’ingresso, strappato la cassaforte dal muro e sono fuggite con un bottino di 6mila euro. Sempre a novembre, due auto – una Panda e una 500 -, ci dicono i residenti, sono state rubate, mentre un’altra è stata data alle fiamme. Ad ottobre, altre cinque auto sono state incendiate, e già a inizio estate diverse attività commerciali hanno subito furti.

Sardinia Post, dopo Castello, ha raggiunto il quartiere per parlare con i residenti e con i negozianti.
 
La sicurezza nel quartiere
Come ci dice Francesca Barbone, residente della zona, il quartiere del Sole è speciale: “c’è tanto verde ed è un luogo tranquillo, un luogo in cui vivrei se non ci vivessi già”. Tra palazzi moderni e tre scuole nella zona si respira aria di benessere, negli ultimi anni inoltre la costruzione dei nuovi complessi ha portato ad una grande crescita demografica: “Il Quartiere del Sole è molto recente – dichiara Massimo Mameli, proprietario della storica pizzeria Mamo Pizza– io sono arrivato qui 45 anni fa e c’erano pochissimi palazzi; eravamo circondati da campi in cui pascolavano le greggi. Adesso c’è benessere, questo è un ottimo quartiere ma ora non siamo più sicuri”.

Immagine del market del quartiere del sole

Nonostante le vie siano tranquille e i parchi vissuti da bambini e famiglie, piccoli crimini ai danni di attività e residenti si consumano spesso: “Ad agosto un ragazzo, subito dopo l’orario di chiusura, ha spaccato il vetro di ingresso e ha rubato il fondo cassa, che si aggirava attorno ai 100 euro – ci racconta Nicola Deiana, proprietario della pizzeria Gusteau in via del Pozzetto – il quartiere è molto tranquillo, le famiglie fanno sempre la passeggiata e c’è tanto verde; non saprei da cosa derivi questa situazione”. Nel ristorante Experience Food in viale Poetto durante l’estate sono entrati a rubare quattro volte in quattro notti consecutive e da Mamo Pizza nel corso degli anni si sono consumate quattro rapine e un innumerevole quantità di furti. Il benessere e la tranquillità che contraddistinguono la zona sembra aver attirato anche l’attenzione di chi ha ben altre intenzioni: “Sono tantissimi gli appartamenti che vengono svaligiati – ci fa sapere Mameli -, è un fenomeno frequente ma non frequentissimo e succede solo in determinati periodi dell’anno, non durante l’inverno. I colpevoli non sono persone del quartiere, vengono da fuori e prendono tutto quello che trovano. Da poco hanno anche rubato le batterie e le piastre dai defibrillatori installati per la comunità”. Questi episodi mostrano quanto sia necessario un intervento più incisivo per garantire la sicurezza di residenti attività. “Bisogna sensibilizzare la popolazione e aumentare la videosorveglianza – consiglia Mameli -, ognuno di noi può fare qualcosa per la comunità”.
 

La sicurezza stradale
Una grave problematica è quella relativa alla sicurezza stradale. “Stiamo cercando di mettere in piedi una campagna di sensibilizzazione – spiega Massimo Mameli – ci sono diverse scuole nel quartiere e le macchine passano a grande velocità. Vorremmo coinvolgere la polizia stradale, le scuole e l’autoscuola per mettere dei manifesti di allarme in tutte le attività. Due anni fa son morti due nostri clienti. Dopo quegli episodi abbiamo lottato per avere un semaforo e un dissuasore; ma non si risolve il problema, lo si sposta solo da un punto ad un altro. Bisogna convincere tutti che è fondamentale rallentare in prossimità delle strisce”.

Della stessa opinione anche Nicola Deiana, che suggerisce un miglioramento dell’illuminazione, soprattutto negli attraversamenti in viale Poetto, che di notte diventano poco visibili e pericolosi sia per i pedoni che per i ciclisti. “Una maggiore attenzione a questi dettagli potrebbe rendere la zona più sicura, ogni notte si rischia un incidente” aggiunge.


Una voce per il quartiere
Il Quartiere del Sole ha bisogno di una voce che dia forma alle preoccupazioni dei residenti e cerchi soluzioni concrete ai problemi che emergono. In questo scenario, Massimo Mameli si è guadagnato il rispetto della comunità, diventando un punto di riferimento. “Certo non posso autoproclamarmi come rappresentante di quartiere ma la gente mi ascolta: lo ho notato quando dopo lo scoppio della guerra in Ucraina son riuscito a mobilitare tante persone per spedire medicinali e beni di prima necessità in territorio di guerra, o quando abbiamo organizzato una raccolta fondi per le zone colpite dagli incendi. Ormai ho aperto la mia prima attività nel quartiere 42 anni fa, una bottega, ed è una storia d’amore che ancora dura; sento che posso essere una voce per il quartiere”, conclude Mameli.

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