Cagliari è tra i 28 comuni italiani finanziati dal Governo con il Piano città. Verranno stanziati circa 111 milioni di euro per interventi fra Sant’Elia, le aree limitrofe e il fronte marino. Al momento sono arrivati 11 milioni per il rilancio del capannone Nervi e per i canali navigabili, ma l’amministrazione spera che con le prossime annualità possano arrivare anche gli altri soldi. Fra le proposte avanzate in Comune anche la riqualificazione del Sant’Elia, per una spesa di 25 milioni.
“Avevamo tutte le caratteristiche richieste dal Governo – ha spiegato il sindaco, Massimo Zedda – perché gli interventi dovevano riguardare quartieri cittadini sì, ma slegati dal contesto urbano. Gli altri aspetti: luoghi dove fossero già in corso interventi e situazioni di disagio economico e sociale”. Nell’elenco c’é anche l’estensione della metropolitana di superficie con oltre 37 milioni. “Un piano flessibile – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Luisa Anna Marras – perché ad esempio con i finanziamenti sulla metro che arrivano da altre parti siamo pronti a rimodulare il progetto”.
Nell’elenco delle priorità figurano anche le riqualificazioni del piazzale del Lazzaretto, lungomare Sant’Elia, la sistemazione del Borgo Vecchio con interventi nelle abitazioni, e ancora il porticciolo per la piccola pesca, l’arena concerti e interventi archeologici. Il piano è stato studiato insieme alle Capitanerie di porto e all’autorità portuale. “C’è la massima disponibilità – ha dettoil presidente dell’Authority, Piergiorgio Massidda presente insieme al comandante della Guardia costiera, Vincenzo Di Marco – a lavorare insieme: c’è un grande spirito di collaborazione”.
Per la riqualificazione e il collegamento del padiglione Nervi il Comune ha chiesto quattro milioni a fronte di risorse già disponibili per 1,8 mln. Per i canali navigabili sono stati previsti 7,3 mln di finanziamento nazionale oltre i 2,7 già a disposizione dell’amministrazione. Soddisfazione anche del presidente dell’Ance, Maurizio De Pascale: “In teoria – ha spiegato – investimenti per 100 milioni significano un ritorno in termini di posti di lavoro di diecimila unità. Più o meno lo stesso numero dei lavoratori persi dall’edilizia negli ultimi quattro anni”.