I riti della Settimana Santa a Cagliari non sono soltanto manifestazioni di devozione religiosa, ma costituiscono un pilastro fondamentale della tradizione culturale della città. Questo è stato ribadito con forza stamani a Palazzo Bacaredda dall’assessora alla Cultura, Maria Dolores Picciau, insieme ai rappresentanti delle confraternite cittadine: “Un’importanza radicata nella tradizione culturale di Cagliari”, hanno detto.
Le radici dei riti pasquali si fondono con la storia e l’identità stessa di Cagliari, permeando ogni angolo della città con un senso di sacralità e tradizione. Le donne e gli uomini delle confraternite, custodi scrupolosi di questo patrimonio secolare, hanno presentato un ricco calendario di eventi che si protrarranno fino a tutto maggio.
Tra le numerose manifestazioni in programma, spicca la “Processione dei Misteri”. Durante questa solenne cerimonia, le statue dei Misteri raffiguranti la Passione di Cristo vengono portate in processione per le vie del centro storico, suscitando emozioni profonde e intense riflessioni spirituali. C’è poi “Su Scravamentu”, il Sabato Santo, si terrà il rito della deposizione di Cristo dalla croce. E poi “S’incontru”, la mattina di Pasqua, avverrà l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna.
Ma la Settimana Santa a Cagliari è molto più che processioni: è un intreccio di tradizioni millenarie, che coinvolgono l’intera comunità cittadina. Ogni evento è permeato da un senso di devozione e riverenza verso il Mistero della Passione e morte di Cristo. L’assessora Picciau ha sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare queste antiche tradizioni, non solo per il loro “valore religioso”, ma anche per il “contributo imprescindibile che offrono alla cultura e all’identità di Cagliari”. In un mondo sempre più veloce e globalizzato, queste manifestazioni rappresentano dunque un punto di ancoraggio saldo alla storia e alle radici profonde della comunità.