Anche a Cagliari lo sciopero di medici e infermieri ospedalieri organizzato dai sindacati di categoria Anaao Assomed, Cimo Fesmed, Nursing up per protestare contro una manovra economica che non risponde – secondo il sindacato Cimo-Fesmed – alle esigenze del Servizio sanitario nazionale.
Gli operatori sanitari, riuniti in piazza del Carmine, chiedono “un piano straordinario di assunzioni per affrontare la grave carenza di personale”. Fra le richieste di Cimo-Fesmed, si legge in una nota, “la detassazione di una parte della retribuzione, risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro, la depenalizzazione dell’atto medico, l’eliminazione della norma che prevede tagli alle pensioni dei medici”.
Intanto, sull’argomento, interviene anche il Coordinamento dei comitati sardi per la sanità pubblica: “In Sardegna il 41,5% degli ambulatori è vuoto: mancano all’appello circa 500 medici di base su un totale di 1.200 previsti dal fabbisogno regionale”, afferma il portavoce del coordinamento Alessandro Rosas. La Rete sarda in Difesa della sanità pubblica, guidata da Claudia Zuncheddu, aggiunge: “La soluzione della crisi sanitaria non può essere il taglio alle pensioni del personale sanitario. Bisogna investire nelle assunzioni di medici, infermieri, tecnici”.