Cagliari, maxi sequestro di hascisc: 500 chili di droga nascosti in una barca

Erano destinati al mercato cagliaritano, e se immessi al dettaglio avrebbero avuto un valore di 4,5 milioni di euro, i 500 chilogrammi di hascisc sequestrati ieri sera dalla Polizia nel porto di Cagliari. Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di droga avvenuti in Sardegna negli ultimi anni.

In manette sono finiti i cagliaritani Fabrizio Moroni, di 42 anni, e Fabrizio Medda, di 19. Proprio dal più giovane sono partite le indagini che hanno portato al sequestro della droga. Il 19 aprile scorso, infatti, il 19enne è stato fermato per un controllo dagli agenti della Squadra volante. In tasca aveva duemila euro in contanti e la ricevuta dell’accredito di un assegno da 43mila euro. Due elementi che hanno insospettito i poliziotti.

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Le indagini sono quindi passate in mano agli agenti della Squadra mobile, coordinati dal primo dirigente Luca Armeni. Sono scattati ulteriori accertamenti bancari e trovata traccia di un bonifico fatto da Medda a una ditta nautica di Napoli per l’acquisto di un natante. L’unica barca proveniente da Napoli – un motoscafo lungo otto metri e ancora non immatricolato – è arrivato ieri in porto a Cagliari con un camion trasportato da un traghetto Tirrenia. Gli agenti si sono appostati in zona e ed hanno trovato nelle vicinanze del porto sia Medda che Moroni. Le loro abitazioni perquisite: in casa del 42enne i poliziotti hanno trovato 3,5 kg di hascisc, nascosti fra la legna del barbecue. Intanto, con l’aiuto di una unità cinofila di Abbasanta, è stato controllato anche il motoscafo. Ci sono volute, però, quasi tre ore, e l’intervento dei vigili del fuoco che hanno tagliato l’imbarcazione, per individuare e recuperare i 500 kg di hascisc nascosti in una intercapedine saldata ricavata sotto i servizi del motoscafo. Estraneo alla vicenda l’autotrasportatore, sono invece in corso le indagini per risalire ai fornitori della droga – forse arrivata dal Marocco proprio con il motoscafo tanto che alcuni panetti erano bagnati – e ai destinatari.

(Foto Roberto Pili)

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