Lotta anche a fine anno per i lavoratori di Eurallumina che chiedono la riapertura dello stabilimento di Portovesme. Dopo tre settimane dall’ultima manifestazione, i dipendenti sono tornati ancora a Cagliari: arrivati questa mattina da Carbonia in auto, hanno marciato lungo viale Sant’Avendrace per occupare la strada davanti al palazzo della Regione, in viale Trento. Tanti i caschi bianchi giunti nel capoluogo in concomitanza con la conferenza di servizi che dovrà decidere il futuro del loro posto di lavoro.
Domani ci sarà il bis per chiedere agli amministratori regionali quali decisioni sono state prese per lo stabilimento.
Un corteo pacifico, ma molto rumoroso, quello di questa mattina: si è sentito lo scoppio di qualche petardo e davanti al palazzo di viale Trento è stato acceso un fumogeno arancione.
“Questo deve essere l’ultimo dei Capodanni trascorsi male”, ha urlato Antonello Pirotto, storico leader delle battaglie di Eurallumina. I lavoratori hanno deciso di protestare a oltranza, pronti a occupare la strada ogni ora: alle 11.30 saranno distribuiti ai manifestanti panini al prezzo simbolico di un euro.
La storia è nota: sono in corso in Regione le procedure autorizzative per il progetto di rilancio dello stabilimento recentemente presentato a Carbonia nel corso di una affollata assemblea. Secondo gli
operai, attualmente in cassa integrazione, ci sono tutte le condizioni per poter ripartire.
Ora i lavoratori hanno occupato lo spazio antistante l’ingresso del palazzo di viale Trento e si fanno sentire con fischietti, trombette e con l’incessante rumore dei caschi sbattuti per terra.
(foto di Roberto Pili)