Cagliari, Lobina (Rc) contro il nuovo regolamento sui cortei: “Zedda lo ritiri”

A Cagliari, la libertà di manifestare è in bilico? “Di certo le nuove disposizioni introdotte dal Comune non aiutano a preservare un diritto sancito dalla carta costituzionale”, dice il consigliere comunale di Rifondazione Enrico Lobina.

Questi i fatti: da qualche mese, secondo il nuovo regolamento, per indire un corteo nel capoluogo occorre dare comunicazione della manifestazione sia alla Questura sia alla Polizia municipale, che deve essere avvisata con almeno 30 giorni di anticipo. Lo ha confermato, su interrogazione di Lobina, il comandante del Corpo di Polizia Municipale Manuela Atzeni.

Ma il consigliere non ha gradito né il contenuto della lettera né la mancata risposta di Zedda alla sua interrogazione. “In questo modo – afferma Lobina, la politica non adempie al suo alto compito, lasciando il campo all’amministrazione”. La giurisprudenza, da parte sua, non sembra lasciare spazio alle nuove disposizioni.

“Così si equipara una libertà costituzionale, il cui esercizio non può essere oggetto di autorizzazione, nemmeno da parte della Questura, che chiede un preavviso di soli 3 giorni, a una richiesta di concessione di suolo pubblico per finalità economiche”, spiega Andrea Pubusa, docente ordinario di diritto amministrativo presso l’università del capoluogo.

“Per di più – afferma Lobina – il limite dei 30 giorni blocca la partecipazione democratica della cittadinanza alla vita politica del paese e viene meno l’azione di semplificazione dell’attività amministrativa”. L’invito è chiaro e rivolto all’unisono dal consigliere Lobina e dal professor Pubusa: “Massimo Zedda ritiri il nuovo regolamento”. 

Piero Loi

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