Comprava inoffensivi scacciacani, ma per trasformarli in pistole. Una strana passione, certo, che ha fatto finire di nuovo in carcere Pierpaolo Schintu, 50 anni, pluripregiudicato.
Sono stati gli agenti della Squadra Mobile a scoprire il laboratorio di Schintu, e l’hanno fatto quasi per caso, dopo averlo beccato in via Tintoretto, una strada del quartiere di Mulinu Becciu dove l’uomo non vive. Tanto che davanti ai poliziotti ha tradito nervosismo, convincendoli a vederci chiaro. L’arresto nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 2.
Non si sono sbagliati, gli agenti: nell’officina c’erano due revolver, costruiti usando come base proprio gli scacciacani. L’uomo è in cella con l’accusa di fabbricazione e detenzione di arma clandestina. Ma siccome custodiva anche 101 cartucce calibro 22 a punta cava, dovrà rispondere pure di detenzione illegale di munizionamento, nonché di resistenza a pubblico ufficiale, visto che i poliziotti hanno dovuto insistere un po’ prima che Schintu li portasse nel proprio laboratorio.
Le indagini della Questura vanno avanti: non si esclude che il pluripregiudicato fabbricasse le armi su commissione. Insomma, dietro la sua passione per i revolver potrebbe nascondersi un giro malavitoso ben più temibile.