Cagliari, una discarica tra le tombe. Regione e Comune: riapriremo l’area

C’era di tutto, anche un vecchio passeggino. E poi siringhe, televisori rotti, computer, pezzi di tubature. Il tutto immerso in un mare di sterpaglie, tanto che molti cittadini ne ignorano l’esistenza. E’ il “tesoro” trovato stamattina dai volontari di Legambiente, davanti alle tombe romane del I secolo dopo Cristo, nel corso dell’iniziativa “Puliamo il Mondo” a Cagliari.

La discarica è stata scoperta a un passo dal liceo Siotto e soprattutto all’ingresso del futuro parco archeologico di Tuvixeddu. “Una situazione di degrado – ha spiegato il presidente regionale di Legambiente, Vincenzo Tiana – destinata a sparire con l’intervento di Regione e Comune”.

Muniti di pettorine e cappellini gialli, guanti e zappe i volontari dell’associazione hanno lavorato sodo: “Legambiente – spiega l’associazione – con la collaborazione di cittadini e associazioni vuole contribuire con un gesto concreto a migliorare lo spazio e sensibilizzare le amministrazioni competenti ad attuare un progetto di recupero dell’area e di restauro generale di tutto il versante di Tuvixeddu sovrastante viale Sant’Avendrace”.

La Regione, nel frattempo, tramite l’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu, ha assicurato che la zona sarà riaperta entro un anno e saranno investiti 5 milioni per rilanciare villa Laura. Tra i tesori che potranno essere riscoperti c’è anche la tomba dei “mascheroni”, ora coperta da un muro di protezione. 

Per l’archeologo Alfonso Stiglitz, una situazione davvero incredibile: “E’ uno dei siti più importanti con decorazioni e stucchi, nel ‘900 veniva utilizzato come deposito di pellami. Mentre negli anni ’90 era un retrobottega di un’officina di un carrozziere. Ora c’è un progetto per la riapertura”.

Collaborazione anche da parte dell’assessore comunale ai lavori pubblici e vicesindaco Luisa Anna Marras che si è detta pronta a fare il possibile per accelerare i tempi per la riscoperta dell’area.

 

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