“Anche noi dobbiamo essere messe a conoscenza di quello che subiscono le donne, di quello che capita loro, solo in questo modo possiamo dare un aiuto materiale. Abbiamo la possibilità di farlo, quando le donne entrano in caserma devono sentirsi a loro agio soprattutto adesso che abbiamo la stanza. Oltre alla divisa che indossiamo siamo donne, anche noi abbiamo subito soprusi o violenze psicologiche ma possiamo aiutarle e capirle”. È l’appello lanciato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari e affidato alla voce del maresciallo Leonarda Ricciardi, oggi che è stata inaugurata “Una stanza tutta per sé”, un locale all’interno del Comando di via Nuoro creato appositamente per raccogliere le denunce delle donne vittime di violenza.
La stanza è stata allestita dal Soroptimist Club di Cagliari, l’associazione che da anni combatte la violenza di genere. “Un momento particolarmente difficile per una donna vittima di violenze è quello della denuncia alle forze dell’ordine – ha evidenziato Maria Elena Marongiu, presidente del club del Capoluogo – gli ultimi dati ISTAT precisano che le denunce, pur salite negli ultimi anni, rimangono ancora al solo 11,8%, proprio al fine di favorire le denunce abbiamo siglato questo accordo con l’Arma lanciando il progetto. Lo scopo è quello di sostenere la donna nel delicato momento della denuncia di violenze e nel percorso verso il rispetto della dignità della sua persona”.
Dal primo gennaio dell’anno in corso al 31 maggio sono state 15 le denunce presentate ai carabinieri del Comando provinciale di Cagliari per atti persecutori, 5 quelle per ingiurie, una per lesioni, 20 per minacce, 10 per percosse e 10 per violenza sessuale, (reato nel quale vengono inclusi anche i palpeggiamenti), numeri in linea o in alcuni casi minori rispetto all’anno precedente (23 denunce per atti persecutori nello stesso periodo del 2015, 12 ingiurie, 31 minacce), ma che con l’apertura della stanza potrebbero aumentare.
“L’aver a disposizione un’area riservata – ha detto la presidente Marongiu – consentirà alle donne vittime di violenza di essere accolte in un ambiente il più possibile protetto, che le faccia percepire l’attenzione che si ha per il suo grave problema. Allo stesso tempo consentirà alle forze dell’ordine di svolgere le proprie funzioni con la riservatezza che i casi impongono”.
Ma non solo. “Poiché per le donne vittime di violenza testimoniare il loro vissuto è un nuovo trauma – ha aggiunto – l’essere accolte in un ambiente appartato, con arredi, colori e illuminazione confortevoli – le aiuterà ad esprimere in modo meno traumatico e doloroso la loro storia”.
Le denunce verranno raccolte soprattutto da militari donne, anche se sono già 20 i carabinieri di entrambi i sessi del Comando provinciale di Cagliari specializzati per questo settore. “Sono felice di poter inaugurare a Cagliari questa stanza – ha detto la vicepresidente nazionale di Soroptmist – è un momento particolare. Negli ultimi quattro anni si sono registrati oltre 500 femminicidi e il 30 per cento delle donne non aveva denunciato nulla. Io credo che bisogna condannare all’ergastolo chi uccidere una donna, sarebbe un deterrente. Bisogna avviare una prevenzione a livello scolastico, far capire già da piccoli che non c’è differenza tra uomo e donna”.