Cagliari, apre il primo centro privato di fecondazione assistita: “Per le coppie sarde si riduce la necessità di spostarsi fuori”

di Aurora Vinci

Fecondazione eterologa, social freezing e test genetici. La Sardegna compie un passo avanti nel campo della procreazione medicalmente assistita (Pma) con l’apertura a Cagliari del primo centro privato dedicato. Presentata questa mattina all’evento di inaugurazione, la nuova clinica del gruppo ‘Genera offre alle coppie sarde l’accesso a trattamenti finora possibili solo fuori dall’Isola, con l’obiettivo di ridurre la necessità di spostamenti verso altre regioni o all’estero. 

Genera è il più grande gruppo attivo in Italia nella diagnosi e nella cura dell’infertilita – ha dichiarato Filippo Maria Ubaldi, medico specialista in ginecologia e ostetricia, direttore medico del gruppo ‘Ivirma Italia’ -. Abbiamo aperto questo centro avendo come stella polare la curiosità scientifica, il desiderio di insegnare e portare innovazione”.

L’apertura della clinica rappresenta un nuovo servizio nel contesto della denatalità in Sardegna, dove l’età media al primo figlio è di 33,2 anni, la più alta d’Italia rispetto alla media nazionale di 32,4. Negli ultimi dieci anni, il numero di nuove nascite è diminuito, passando da 11.473 nel 2014 a 7.242 nel 2023.

“La scelta o la necessità di procrastinare la gravidanza e uno dei principali motivi alla base dei problemi di fertilità – ha detto Giovanni Monni, medico specialista in ginecologia e ostetricia e direttore del centro ‘Genera’ di Cagliari -.  In Sardegna abbiamo l’età media al parto più alta d’Italia, ciò significa che le donne sarde si affacciano più tardi alla ricerca della maternità rispetto alla media italiana e sono per questo più esposte al rischio di incontrare ostacoli durante il concepimento”.

Una delle principali novità è la possibilità di accedere alla fecondazione eterologa, con la donazione di gameti maschili e femminili. Il centro offre anche il social freezing, che permette di preservare la fertilità attraverso la crioconservazione degli ovociti, e i test genetici pre-impianto, fondamentali per individuare eventuali anomalie embrionali prima del trasferimento in utero.

“Si stima che in Sardegna ci sia un fabbisogno non soddisfatto di almeno ulteriori 1.500 cicli di Pma rispetto a quanto effettuato oggi” – ha spiegato Blasco de Felice, amministratore delegato di ‘Ivirma Italia “Il nostro obiettivo è rispondere a questa esigenza, mettendo a disposizione un centro d’eccellenza che garantisca trattamenti di alta qualità direttamente sul territorio”.

Attualmente in Sardegna sono attivi tre centri pubblici di Pma e, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), nel 2022 sono stati effettuati circa 500 cicli di Pma, con la nascita di 86 bambini grazie alla medicina della riproduzione.

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