Cagliari, all’Arnas Brotzu una nuova terapia per il Parkinson

Nella struttura di Neurologia e Stroke Unit dell’Arnas Brotzu, diretta da Giovanni Cossu, è stato trattato il primo paziente, affetto da Parkinson, col farmaco Levodopa per infusione sottocutanea. Il farmaco si assume per via orale, sotto forma di capsule o di compresse: ma le fluttuazioni delle concentrazioni plasmatiche del farmaco, quando viene ingerito- si legge nella nota inviata da Arnas Brotzu – sono spesso associate a un controllo variabile dei sintomi motori e allo sviluppo di movimenti involontari.

Ecco perché – spiega ancora la nota – si è valutata l’opzione del trattamento per infusione sottocutanea, recentemente introdotta in commercio, ma la cui disponibilità non è ancora garantita in larga parte del territorio nazionale. Per assicurare la buona riuscita del trattamento sottocutaneo del Levodopa, i pazienti candidabili dovranno essere accuratamente selezionati da centri esperti, perché non tutti i sintomi possono essere responsivi.

“L’Arnas Brotzu, grazie all’impegno della direzione aziendale e del servizio farmacia, è stato uno dei primi ospedali ad introdurre questa nuova via di somministrazione che presenta un potenziale vantaggio nel trattamento della fase intermedia-avazata della malattia di Parkinson – commenta il dirigente della struttura Giovanni Cossu – può garantire una gestione stabile dei sintomi che, a causa di problematiche gastroenterologiche proprie della malattia o di patologie associate, non sono controllabili con le terapie convenzionali”. L’auspicio è che la nuova strategia terapeutica possa migliorare la qualità di vita di pazienti con malattia di Parkinson. “Gli effetti iniziali sono promettenti anche se, per dati definitivi di efficacia – sottolinea la manager Agnese Foddis – sarà necessario attendere un periodo di osservazione più lungo”.

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