La pm Silvia Mascia ha iscritto nel registro degli indagati il cacciatore dal quale sarebbe partito il colpo di fucile che di rimbalzo ha ferito all’addome Filippo Vidili, 50 anni, uccidendolo durante una battuta di caccia nelle campagne di Sedilo, venerdì scorso.
La sostituta procuratrice ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo. L’iscrizione nel registro degli indagati dell’amico della vittima è un atto dovuto per consentire di poter eseguire l’autopsia e gli accertamenti utili a ricostruire la tragedia.
Domani la pm affiderà l’incarico al dottor Roberto Demontis per l’esame autoptico. secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri che si stanno occupando del caso, Vidili stava partecipando a una battuta di caccia al cinghiale insieme ad alcuni amici.
Era appostato e quando l’animale è passato davanti a lui, l’amico avrebbe esploso tre colpi di fucile caricato a pallettoni. Uno di questi ha colpito una roccia e di rimbalzo ha centrato il 50enne all’addome. Immeditata la richiesta di soccorsi e l’arrivo sul posto dei carabinieri, di un’ambulanza del 118 e dell’Elisoccorso. I medici hanno tentato di stabilizzare il ferito e rianimarlo, ma ogni tentativo si è rivelato inutile.