Prosegue con toni accesi la vicenda legata alla ristrutturazione delle sale operatorie dell’ospedale oncologico Businco di Cagliari. Nonostante il tentativo di mediazione dell’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, la direzione dell’Arnas Brotzu conferma il trasferimento dei pazienti previsto per domani. Una decisione che scatena la reazione indignata dei sindacati confederali, che parlano di “atteggiamento irresponsabile” e si riservano di valutare nuove iniziative di protesta.
L’assessore Bartolazzi aveva incontrato nella mattinata di oggi le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil, convocandole in seguito all’incontro programmatico del 9 aprile per un aggiornamento specifico sul progetto di ristrutturazione delle sale operatorie del Businco. L’intervento, finanziato con circa 11 milioni di euro di fondi Pnrr, prevede la riqualificazione di due sale esistenti e la costruzione di altre due, con tecnologie all’avanguardia e spazi moderni, “senza interrompere l’attività assistenziale”, ha assicurato l’assessore.
Bartolazzi ha inoltre chiarito alcuni aspetti chiave: in caso di mancato rispetto delle tempistiche previste dal Pnrr, si rischierebbe la perdita dei finanziamenti e conseguenti responsabilità in sede amministrativa. Tuttavia, pur non potendo intervenire direttamente sulle decisioni operative della direzione generale – in virtù dell’autonomia gestionale prevista per i direttori generali delle Asl dalla normativa nazionale – l’assessore ha accolto le richieste dei sindacati e si è fatto portavoce delle istanze presso la direzione dell’Arnas Brotzu.
Ma l’appello non ha sortito l’effetto sperato. “È vergognoso che la direzione del Brotzu continui testardamente a imporre il trasferimento dei pazienti da domani e non accolga nemmeno la richiesta di un rinvio avanzata oggi, a seguito delle sollecitazioni dell’assessore Bartolazzi”, hanno dichiarato i segretari generali Nicola Cabras (Cgil), Edoardo Bizzarro (Cisl) e Fabio Sanna (Uil). I sindacati, pur riconoscendo lo sforzo di mediazione dell’assessore, puntano il dito contro un’azienda che “da mesi si rifiuta di ascoltare le parti sociali” e che continua a non fornire informazioni chiare. “È un approccio irricevibile e irresponsabile – hanno spiegato – che genera tensioni e contribuisce a inasprire il clima”.
Nel corso dell’incontro, Bartolazzi ha anche annunciato la proposta di stanziamento di un milione di euro da inserire nella Finanziaria regionale 2025-2026, finalizzato a garantire prestazioni aggiuntive in chirurgia oncologica sia in ambito pubblico che privato. L’obiettivo, ha spiegato, è “assicurare la massima possibilità di scelta ai pazienti nel percorso di cura”. Una mossa che i sindacati leggono come un segnale delle fragilità del piano: “Fa bene l’assessore a trovare risorse per tamponare i disguidi, ma questo non fa che confermare la fondatezza delle nostre preoccupazioni sull’effettiva percorribilità dell’operazione”. I segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno infine rivolto un appello a Bartolazzi, che ha ribadito l’intenzione di trasformare il Businco in un centro di eccellenza: “Chiediamo che inizi fin da subito a vigilare con attenzione su ciò che accadrà dopo il trasferimento, in entrambi gli ospedali coinvolti. Le parole devono tradursi in azioni concrete”.