Sono ufficialmente partiti i lavori al presidio ospedaliero Oncologico “A. Businco” dell’Arnas G. Brotzu di Cagliari, con l’avvio della realizzazione di quattro nuove sale operatorie video integrate di ultima generazione. L’intervento, finanziato con 11 milioni di euro provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), missione 6 – Salute, rappresenta un passo fondamentale per il potenziamento dell’assistenza oncologica in Sardegna.
L’ospedale Businco è l’unico presidio sardo interamente dedicato alla cura dei tumori e accoglie pazienti da tutta l’isola da decenni. L’investimento consentirà l’ammodernamento e l’ampliamento dell’attuale blocco operatorio F, oggi composto da due sale, che sarà completamente ristrutturato per ospitare quattro sale operatorie all’avanguardia, dotate di tecnologie moderne e spazi di supporto adeguati a garantire la massima efficienza e sicurezza nei percorsi chirurgici.
I lavori sono iniziati il 9 giugno 2025 e si prevede dureranno circa tredici mesi, con conclusione entro giugno 2026. L’esecuzione dell’opera è stata affidata a un’impresa individuata tramite gara centralizzata gestita da Invitalia, sotto la supervisione tecnica dell’ArnasS G. Brotzu, che assicurerà il rispetto dei tempi e degli standard qualitativi richiesti. Questo progetto si inserisce in un più ampio programma di modernizzazione del Businco, iniziato nel 2022 con la ristrutturazione del reparto di Radioterapia Oncologica, oggi dotato di apparecchiature uniche in Sardegna e tra le più avanzate in Italia.
“Grazie a questo investimento, la Regione fa un passo decisivo per rafforzare l’offerta sanitaria pubblica in campo oncologico, riducendo la mobilità sanitaria extraregionale e permettendo ai cittadini sardi di ricevere cure specialistiche di eccellenza direttamente sull’isola” ha commentato il commissario straordinario dell’Arnas G. Brotzu, Maurizio Marcias. “L’Arnas conferma così la sua volontà di mettere al centro i bisogni dei pazienti e di rafforzare il diritto alla salute per tutta la popolazione sarda”.