Buone notizie per i portuali cagliaritani: 39 saranno ri-assunti dopo Capodanno

Il 2020 comincerà nel migliore dei modi per gli ex lavoratori della fallita Compagnia lavoratori portuali di Cagliari: in 39 saranno ri-assunti all’interno dell’Agenzia portuale della Sardegna. “Dal 2 gennaio prossimo, gli ex dipendenti Clp, molti dei quali giunti a conclusione del periodo di trattamento della Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) – comunicano dall’Autorità portuale -, dopo aver ultimato l’attività di formazione finalizzata all’aggiornamento per il reimpiego in quelle attività che le dinamiche del lavoro portuale richiederanno, riprenderanno il loro percorso lavorativo. Così come previsto dalla normativa e dallo stesso statuto dell’Agenzia, infatti, in dipendenza dei picchi di traffico, ma anche per indisponibilità o per carenza di specifiche figure professionali, gli stessi potranno essere, di volta in volta, impiegati nelle attività portuali”.

Un risultato fondamentale che arriva al termine di un lungo percorso portato avanti dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna (che ha il 16 per cento delle quote dell’agenzia Alps) assieme all’Impresa terminalista di Cagliari (Iterc), all’Impresa portuale di Cagliari (Ipc), alla Combined terminal operators (Cto) e dalla Cagliari Ro-Ro terminal. L’attuale assetto organico di 39 unità è stato autorizzato dal ministero dei Trasporti per una prima ‘fase sperimentale’ della durata di 12 mesi, poi ci sarà una nuova valutazione dell’adeguatezza della forza lavoro rispetto alle esigenze del porto. “Con un paziente lavoro e una grande determinazione – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Adsp del mare di Sardegna –, siamo riusciti a mantenere fede all’impegno assunto in fase di costituzione dell’Alps, il cui primo scopo è stato quello di dare una risposta occupazionale ai lavoratori della fallita Clp. Sento il dovere condividere questo traguardo con le imprese portuali, Cto, Iterc, Ipc e e Cagliari Ro-Ro, che ringrazio per aver assunto, con grande senso di responsabilità, l’onere di partecipare alla compagine societaria dell’Agenzia, dando vita a uno strumento indispensabile per il buon funzionamento dell’intero cluster portuale sardo”.

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