Bullismo, 14enne nuorese intimidita e minacciata alla soglia del processo

Intimidita alla soglia del processo che la vede parte lesa per gli atti di bullismo subiti due anni fa da circa 100 ragazzini di Nuoro dagli 11 ai 15 anni. A prenderla di mira, la madre e la zia di uno dei minorenni rinviato a giudizio. Il fatto è stato reso noto con una denuncia pubblica su Facebook da Luisanna Porcu, presidente dell’Associazione Onda Rosa, che ha vissuto in prima persona l’intimidazione, essendo stato coinvolto suo figlio 14enne che ha preso le difese della ragazza, sua coetanea. Tutto è avvenuto durante una partita di pallone. “Era presente mio figlio – racconta la donna su Fb – anche lui minacciato di ‘farsi i cavoli suoi’ e soprattutto di stare attento a lei ‘che apre le gambe agli amici, poi..'”. Il 14enne torna a casa sotto shock. “Il fatto che sia stato ‘minacciato’ mio figlio poco mi importa, ciò che mi preoccupa davvero è: che figli maschi potremo mai allevare? – si chiede la presidente del centro antiviolenza – Mio figlio è sconvolto. Mi rivolgo a voi donne che siete state capaci di ciò. Ma davvero pensate che dare della ‘puttana’ a una bambina salverà i vostri figli dall’essere violenti? Vergognatevi, chiunque voi siate”. La ragazza presa di mira ha oggi quasi 14 anni. I fatti che l’hanno riguardata erano venuti alla luce tra gennaio e febbraio 2016, ma gli atti di bullismo nei suoi confronti andavano avanti da mesi. La vicenda balza sulla stampa e diventa un caso nazionale. Alla bambina non ancora 12enne avevano attribuito la nomea di “porta iella” e il tam tam a Nuoro è stato veloce e impietoso, tanto che i ragazzini al suo passaggio si toccavano i genitali. Uno choc per una pre-adolescente ancora troppo fragile. I genitori della ragazza, a quel punto, hanno detto basta e hanno consegnato alla Polizia una lista ‘nera’ con un centinaio di nomi di studenti nuoresi dagli 11 ai 15 anni che da mesi perpetravano nei confronti della loro figlia atti di bullismo. La ragazzina ha poi cambiato scuola e alcuni dei denunciati, a conclusione delle indagini, sono stati rinviati a giudizio. Il processo si aprirà il 25 settembre nel tribunale dei minori di Sassari.

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