La presenza dei cani nei ristoranti non è gradita a tutti. Ma c’è chi non sceglie di portarselo dietro e ha un legame indissolubile con quell’animale che rappresenta la propria vista. Il cane guida che accompagna un cieco per legge deve potersi sempre muovere con lui, andare in pullman o treno con lui e fargli compagnia anche al ristorante. Ma il 52enne di Terralba Martino Pianti quando ha provato a varcare la soglia di un ristorante a Sardara si è trovato davanti a una scelta obbligata: lui e la sua famiglia poteva entrare, ma non il cane ‘Vita‘. Dopo il rifiuto da parte del ristoratore, l’uomo ha poi raggiunto un altro locale a Sanluri dove si è potuto accomodare con moglie, figlia e cane guida.
Secondo quanto riporta La Nuova Sardegna, Pianti ha deciso di sfogarsi e raccontare l’episodio all’Unione ciechi di Oristano per evitare che fatti del genere si ripetano ancora. “Le leggi italiane in proposito molto chiare, devono essere rispettate da tutti”, ha spiegato il presidente Aldo Zaru, annunciando che l’associazione “intende attivare azioni nelle sedi opportune” per denunciare l’episodio discriminatorio.