Una domanda delle prove di preselezione per quattordici assistenti amministrativi all’ospedale Brotzu era sbagliata. Lo ha riconosciuto anche lo stesso ospedale ieri con una delibera. Risultato? La graduatoria, proprio a causa del quesito errato, è falsata. Di qui l’inevitabile decisione: procedura annullata in autotutela. E le prove sono da rifare. Quattordici posti che fanno gola. Per questo, quando è stato pubblicato il bando, sono arrivate alla struttura di via Peretti circa seimila domande. Il Brotzu ha quindi optato per una preselezione. E il 20 e il 21 febbraio si erano svolte le prove scritte.
Una settimana dopo, però, arrivava all’ospedale la nota di un candidato che lamentava come, rispetto a una delle domande proposte, nessuna delle possibili risposte fosse corretta. Neppure quella riconosciuta come giusta dal correttore. A quel punto era scattata la verifica: la domanda era effettivamente sbagliata. Impossibile trovare una soluzione dando ad esempio per buona la risposta a tutti: bisognava fare i conti con le altre sessioni che nel questionario non avevano la domanda poi considerata erronea. E, allora, per non violare la par condicio dei concorrenti, si ricomincia con una nuova prova preselettiva.