Nel Cagliaritano ci sono solo Pronto soccorso operativi e sono nel caos. Il Brotzu di Cagliari e il Policlinico di Monserrato non riescono a reggere il carico e i pazienti possono restare anche dodici ore in attesa. Da due anni è chiuso il reparto d’emergenza all’ospedale Marino al Poetto e non può accogliere pazienti neanche il Santissima Trinità di Is Mirrionis. Nei due rimasti aperti al pubblico si stanno creando code interminabili. Ieri il sito “Monitor Ps”, che indica l’attesa in tempo reale, segnava intorno alle sei ore per i nuovi arrivi, ma diversi pazienti hanno passato lì la giornata.
Al Brotzu la situazione è di nuovo molto critica, con anziani costretti a restare fuori alle intemperie (c’è un gazebo, ma all’aperto) prima di poter trovare posto nella sala d’attesa. Una volta dentro, per i pazienti passano altre ore prima che riescano a fare l’accettazione, per poi aspettare il proprio turno prima di essere visitati. Capita poi che, anche una volta presi in carico dal personale, ci siano ulteriori ore di attesa per aspettare l’arrivo dello specialista. Ieri c’era una sola infermiera e gestire l’affluenza al Brotzu e, con poco personale nelle corsie, basta l’arrivo di un paziente Covid per bloccare un ingranaggio già lentissimo. Dopo due anni sembra che l’emergenza per la pandemia sia appena scoppiata, nonostante ci sia stato il tempo necessario per organizzare al meglio un servizio primario per i cittadini come il pronto soccorso.