Il presidente della pro loco di Oristano, Gianni Ledda, è indagato, in concorso con altre persone, per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose in relazione ai festeggiamenti della notte di Capodanno in piazza Roma. Il sindaco aveva firmato un’ordinanza di divieto, impedendo botti e fuochi d’artificio in città, ma alcuni bangala erano stati comunque accesi. L’arrivo di una denuncia in Procura ha poi fatto scattare l’indagine sfociata nell’avviso di garanzia a Ledda. Il presidente della pro loco è stato già interrogato dalla polizia, assistito dalla sua avvocata, Cristina Puddu. Il coinvolgimento nell’inchiesta è legato al suo ruolo di responsabile della sicurezza degli eventi organizzati a Oristano per salutare il nuovo anno, tutti in collaborazione con il Comune. “Purtroppo – spiega Ledda parlando dei bengala – si è trattato di un caso isolato, durato una manciata di secondi, di cui non mi sono proprio accorto. Non era stato autorizzato – conferma – e ne sono venuto a conoscenza solo a distanza di giorni attraverso i social”.
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