Bonifica della miniera di Nuraxi Figus: saranno chiuse le gallerie a -400 metri

Sono state avviate le opere per la cosiddetta segregazione (chiusura) delle gallerie della miniera di Nuraxi Figus: a essere interrotte, come previsto dal Piano di chiusura della miniera approvato dalla Giunta regionale nel 2014 nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza del sottosuolo, saranno quelle non più funzionali alla prosecuzione delle attività.

“La chiusura delle gallerie secondarie rientra nelle normali procedure di messa in sicurezza e comunque non pregiudica l’utilizzo della discenderia e delle gallerie principali di ventilazione che collegano i cantieri sotterranei di Nuraxi Figus e Seruci, elemento strategico per l’operatività di alcuni progetti avviati e in progress legati alla riconversione industriale dell’ex sito minerario”, spiega una nota della Carbosulcis.

“Gli interventi di messa in sicurezza e bonifica dei siti, così come previsto all’interno del Piano di chiusura, procedono spediti sulla base del cronoprogramma definito – afferma l’amministratore unico della società Francesco Lippi – in particolare abbiamo avviato a livello -400 i lavori di chiusura delle gallerie secondarie, in tutto 19, che si concluderanno a metà del 2021. Grazie a questa attività, con il conseguente spegnimento degli impianti di ventilazione dedicati, l’azienda andrà a ridurre gradualmente i suoi costi energetici producendo notevoli risparmi al bilancio aziendale, oggi sostenuto dagli aiuti di stato concordati all’atto dell’accordo per la cessazione della attività estrattiva.”

“il mantenimento in vita – prosegue l’amministratore – della discenderia, delle due gallerie principali di collegamento tra Nuraxi Figus e Seruci (11 chilometri di lunghezza complessiva) e dei pozzi consentirà all’azienda di poter proseguire le sue attività di ricerca e scouting delegate dall’assessorato dell’Industria a vantaggio del progetto di riconversione industriale delle aree di proprietà di Carbosulcis, a cominciare dal progetto Aria e proseguendo con quelli che interessano la realizzazione di fertilizzanti dagli scarti del carbone, dell’alga spirulina e in particolare della realizzazione di produzione di energia da fonti rinnovabili.”

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