Bomba ecologica alle porte di Cagliari. Interviene la procura, un indagato

Una discarica di rifiuti tossici provenienti dalle zone industriali di Portovesme, Porto Torres e dall’aeroporto militare di Decimomannu all’interno di uno stabilimento di Macchiareddu, zona industriale di Cagliari. La procura della Repubblica del capoluogo sardo ha aperto un’inchiesta, affidata al Pm Marco Cocco, iscrivendo nel registro degli indagati l’amministratore dell’azienda. Il gip Maria Cristina Ornano ha disposto il sequestro dell’area. Ne dà notizia il quotidiano l’Unione sarda oggi in edicola.

Lo stabilimento è quello della Ecobonifiche, una società a partecipazione azionaria del gruppo FinAmbiente. L’indagato è l’amministratore Francesco Salvatori. I rifiuti tossici – che sono stati illegalmente stoccati anziché trattati e resi innocui – sono idrocarburi aromatici, residui oleosi e fanghi.  Nel marzo del 2013 lo stabilimento aveva interrotto la sua attività e i dipendenti erano stati collocati in cassa integrazione.

 

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