Dopo l’occupazione del consiglio comunale da parte di un comitato spontaneo di cittadini, il caso delle bollette pazze di Villacidro si sposta in Procura. Al centro dell’esposto depositato da 15 villacidresi gli aumenti monstre della tassa sui rifiuti, che in alcuni casi hanno raggiunto picchi del 300%. “In tutto, 282mila euro in eccesso – spiega il consigliere di Altra politica Antonio Muscas – rispetto a quanto calcolato dal piano tariffario, come emerge anche dai nuovi calcoli effettuati dall’amministrazione”. Pressata dalla cittadinanza, il sindaco Pd Teresa Maria Pani ha già fatto sapere che 234mila euro saranno restituiti tramite sgravi nelle bollette 2015. “Ma il comune ha deciso di destinare i restanti 50mila alla voce ‘Altri costi generali Tari’ per invio solleciti e intimazioni di pagamento”, spiega sempre Muscas. E aggiunge: “Peccato, però, che quel costo sia già coperto”.
È proprio il caso di dirlo, a Villacidro i conti non tornano. “Anche perché quando si discuteva della Tari 2014 l’amministrazione aveva sostenuto che i rincari non sarebbero stati superiori al 30%”. I problemi, in ognicaso, non finiscono qui. Secondo i cittadini, che dopo l’occupazione hanno dato vita a un’assemblea che continua ad occuparsi dei problemi legati alla gestione dei rifiuti, ci sarebbe infatti un altro errore di calcolo nel piano finanziario, dove sono stati caricati 133.000 euro in più. Tradotto in moneta corrente, sviste per oltre 400.000 euro. Della vicenda, che tanto scalpore sta suscitando, se ne occuperà anche il giornalista de La Gabbia Mauele Bonaccorsi in un servizio in onda stasera su La7.
Oltre ai costi maggiorati, ci sono poi i soldi spesi male. Ad esempio, nonostante fosse previsto dal contratto siglato con l’amministrazione, “la ditta ‘Ecologica’che a Villacidro gestisce la raccolta dei rifiuti non ha realizzato l’ecocentro comunale previsto nell’appalo per il quale sono stati stanziati 172mila euro. Nè ha realizzato la campagna di sensibilizzazione per potenziare la raccolta differenziata. In pratica, altri 12mila buttati al vento e un’occasione persa. “Ragion per cui l’amministrazione dovrebbe sanzionare la ditta”, si legge nell’esposto.
E tra i villacidresi impegnati nella vertenza sui rifiuti desta sospetti la cessione di alcuni rami d’azienda della ‘Ecologica’ alla società Formula Ambiente visto che a metà dicembre una delle sue principali consorziate, la “Coop 29 Giugno”, è stata travolta dall’inchiesta Mafia Capitale.
Intanto, tra le campagne del centro del Medio Campidano potrebbe sorgere una nuova mega-discarica da oltre un milione di mc. Il progetto presentato dal Consorzio Industriale di Villacidro si trova attualmente sulla scrivania del responsabile del S.a.v.i Gian Luca Cocco ed è fortemente criticato dal comitato di cittadini, che ha già raccolto 1700 adesioni alla petizione per dire no a quella che diverrebbe la terza discarica nel comune di Villacidro. “La discarica è sponsorizzata dal’amministrazione, nonostante abbia votato nel 2013 una delibera con cui si propone di raggiungere l’obiettivo ‘rifiuti zero’”. Ed è proprio questa l’opzione caldeggiata dai No Tari: “Si tratta di promuovere una raccolta differenziata spinta e procedere di pari passo con il recupero dei rifiuti, evitando la combustione degli stessi negli inceneritori e nei cementifici o l’utilizzo a fini energetici della frazione organica nei biodigestori. Si eviterebbe in questo modo anche il conferimento in discarica. Solo cos’ è possibile contenere i costi e innescare un processo virtuoso sotto il profilo ambientale ed economico: attraverso il recupero dei rifiuti è possibile produrre occupazione e generare profitto economico. Cosa aspetta il comune?”.
Piero Loi