Duemila ville esclusive in riva al mare, molte con piscina, con consumi d’acqua per oltre un milione di euro mai pagati. Dal Tribunale di Tempio Pausania è arrivata la conferma della legittimità dello slaccio per la comunità di Costa Paradiso, a Trinità d’Agultu.
Ne dà notizia Abbanoa. La Corte d’Appello di Sassari – spiega una nota della società che gestisce il servizio idrico – si era già espressa sulla correttezza degli importi dovuti. Ora i giudici galluresi confermano anche la sospensione della fornitura che Abbanoa eseguirà nei prossimi giorni.
“L’importo richiesto in pagamento può stimarsi corretto. Può parimenti considerarsi legittimo lo slaccio operato dal gestore”, con queste motivazioni il Tribunale ha respinto un precedente provvedimento monocratico che l’anno scorso aveva sospeso la procedura di slaccio. Si trattava, però, di un provvedimento d’urgenza adottato con la formula “inaudita altera parte” quindi prima del confronto con la controparte e cioè Abbanoa, e prima ancora di entrare nel merito della vicenda.
Carte alla mano è emersa chiaramente la legittimità dell’operato del Gestore Unico, rappresentato legalmente dall’avvocato Giuseppe Macciotta, ed altrettanto chiaramente – spiega la nota di Abbanoa – è emersa la situazione debitoria della Costa Paradiso con un milione di euro dovuto per consumi mai pagati.