Blitz portavalori, il pm chiede 300 anni: giudici riuniti in camera di consiglio

Si sono concluse oggi le repliche del pubblico ministero e dei difensori e i giudici si sono chiusi in camera di consiglio a scrivere la sentenza del maxi processo ai 26 presunti componenti di una banda a cui vengono addebitate una lunga serie di rapine ai furgoni portavalori. Nel confermare richieste per oltre 300 anni di carcere, il pm della Direzione distrettuale antimafia, Danilo Tronci ha ribadito le richieste di pena massima (30 anni) nei confronti dei presunti capibanda: l’ex vicesindaco di Villagrande Strisali, Giovanni Olianas, Luca Arzu e Angelo Lostia.

Per tutti gli altri pene che vanno dai 2 anni e 4 mesi ai 24 anni di carcere. Non si conosce ancora la data della sentenza: il collegio presieduto dalla giudice Ermengarda Ferrarese ha iniziato oggi la lunga camera di consiglio per scrivere la sentenza che intende pronunciare comunque prima del 19 marzo, data in cui scadranno i termini massimi di custodia cautelare in carcere per i presunti capibanda, arrestati ormai quasi tre anni fa. Il giorno della decisione sarà comunicato direttamente alle parti dalla cancelleria.

La banda, secondo l’accusa, avrebbe organizzato assalti – alcuni falliti – tra il 2013 e i 2016. Tra i colpi contestati ci sono la rapina alla sede della Vigilanza Sardegna di Nuoro (14 ottobre 2013, bottino di 5 milioni di euro), il tentativo di assalto alla Mondialpol di Arzachena (27 luglio 2015), il colpo al portavalori della Vigilpol sulla Statale 131 a Bonorva (primo settembre 2015, bottino 500mila euro), le tentate rapine a portavalori a Siligo e Barbusi (il 23 novembre e l’1 dicembre 2015) e gli assalti falliti ad altri blindati Mondialpol (il 7 dicembre 2015 sulla Ardara-Siligo e il 21 dicembre 2015 sulla Olbia-Sassari).

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