Un blitz improvviso, organizzato all’ultimo per evitare che le memorie dei computer e dei server venissero cancellate. Ora spetterà agli esperti informatici della Guardia di Finanza il compito di recuperare i dati dalle memorie sequestrate ieri nella sede della Camera di Commercio, nel Largo Carlo Felice a Cagliari. Ad ordinare il blitz improvviso è stato il sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, titolare del fascicolo aperto con l’ipotesi di peculato dopo un gran numero di esposti arrivati in Procura sulla gestione dell’ente camerale presieduto da Giancarlo Deidda. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno portato via i computer di vari uffici, server e anche plichi interi di documenti ora nelle mani del magistrato che sta indagando sull’utilizzo delle carte di credito e delle auto blu, ma anche su una serie di viaggi, sul servizio catering e su un gran numero di altri filoni derivati dagli esposti arrivati in questi mesi sia in Procura che alla Corte dei Conti. Nel registro degli indagati risultano iscritti sia il presidente Giancarlo Deidda che il segretario generale Luca Camurri. E’ probabile che i computer ed i server sequestrati ieri vengano clonati nelle prossime ore, facendo una copia forense del materiale in essi contenuti, così da poter essere poi restituiti in tempi rapidi per evitare il blocco dell’attività della Camera di Commercio. Nelle prossime ore, però, entreranno in azione gli esperti della Guardia di Finanza per capire se dalle memorie dei computer qualcuno abbia cercato di cancellare materiale utile all’inchiesta.
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