Blitz in Costa Smeralda, indagini di Fiordalisi su Harrods e donazioni al Comune

Il giorno dopo il blitz dei carabinieri disposto dal procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, negli uffici del Comune di Arzachena e del Consorzio Costa Smeralda e della Sardegna Resort, è scattato il lavoro degli inquirenti sui documenti sequestrati. Al vaglio convenzioni, accordi e donazioni che negli ultimi 13 anni hanno interessato l’amministrazione comunale e le società che gravitano attorno alla Costa Smeralda. Non solo, al vaglio degli inquirenti anche tutta la documentazione legata al Centro Harrods realizzato quest’estate nel cuore della Costa.

Fra gli accertamenti dei militari ci sarebbe anche un concorso per l’assunzione di agenti di polizia municipale e la donazione al Comune, da parte di vertici della Costa Smeralda, di 75.000 euro, cifra sulla quale ora la procura vuol vederci chiaro. Il blitz di ieri mattina, in contemporanea a Porto Cervo e Arzachena, negli uffici della Sardegna Resort e al comando della polizia municipale del paese smeraldino, è stato disposto dalla procura che ha coordinato le operazioni dei carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, diretti dal col. Nicola Lorenzon. Al centro delle attenzioni ci sarebbero anche gli appalti per la realizzazione delle strutture rimovibili delle sfavillanti vetrine Harrods, “centro commerciale” a cinque stelle realizzato la scorsa estate sul molo vecchio di Porto Cervo. Un insediamento interessato sin dalle fasi iniziali da due distinte indagini, una dei carabinieri e la seconda degli agenti del corpo Forestale della Regione, entrambe per aspetti legali a presunte irregolarità nell’esecuzione dei lavori. Al vaglio degli inquirenti anche i contratti di locazione temporanea dei diversi stand realizzati sull’area pubblica e zona “H” ceduta in concessione alla “Marina di Porto Cervo”.

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