Blitz antiterrorismo a Macomer, l’ipotesi: veleno per topi nelle acque

È scattato a Macomer il blitz della Polizia che ha portato all’arresto di un presunto terrorista islamico – affiliato all’Isis –  con permesso di soggiorno. L’uomo di 38 anni, sempre secondo quanto apprende l’Ansa, era pedinato e monitorato da tempo nell’ambito di un’indagine delle digos di Nuoro e Cagliari, coordinate dalla Dda cagliaritana. Era arrivato in Sardegna da un campo profughi in Libano e, secondo quanto si apprende, convive a Macomer da diversi anni con una cittadina marocchina. Gli uomini dei Nocs hanno atteso che uscisse di casa questa mattina per muoversi: quando poi è salito a bordo del suo furgone, i poliziotti lo hanno immobilizzato e arrestato prima che riuscisse a partire.  Prima di dare via all’operazione, alla quale hanno partecipato anche unità cinofile e gli uomini delle Digos di Nuoro e Cagliari, la Polizia ha bloccato l’intera zona del centro storico per evitare che qualcuno potesse rimanere coinvolto nel blitz e che il presunto terrorista potesse fuggire. Panico tra i passanti e tra chi cercava di raggiungere il posto di lavoro (leggi qui).

L’ipotesi investigativa. L’uomo avrebbe progettato un attacco con del veleno per topi da immettere in una condotta idrica. È questa la principale ipotesi degli investigatori che per diverso tempo hanno tenuto sotto controllo tutti i suoi movimenti. Da quanto si apprende l’arrestato abitava da alcuni anni nella palazzina al civico 42 di via Londra, nel quartiere di Scalarba. L’uomo viveva in un appartamento con la sua famiglia: la moglie originaria del Marocco e i quattro figli, tutti vanno regolarmente a scuola in paese. Nello stabile era conosciuto da tutti come una persona mite e tranquilla, nessuno ha mai sospettato che potesse avere intenzioni terroristiche.

“Questo è un arresto di grande importanza, la persona è stata arrestata per associazione terroristica internazionale. L’accusa è di aver aderito allo pseudo stato terrorista islamico, il Daesh, l’Isis. Il soggetto ha progettato una modalità di attacco attraverso la ricina e l’antrace”. Lo ha detto Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, durante la conferenza stampa insieme al capo dell’Antiterrorismo della Polizia Lamberto Giannini. “L’indagine nasce a settembre – ha aggiunto – quando è stato comunicato che a Macomer un palestinese si stava muovendo per utilizzare degli strumenti nel corso dei mesi successivi durante una prossima festività, su questa però manca ancora chiarezza. Le informazioni arrivano dell’arresto in Libano di un cugino dell’uomo fermato in Sardegna”.

Un uomo è stato arrestato dal #Nocs a Macomer (Nu) per il probabile progetto di un attacco in una località della Sardegna. L’operazione è stata

condotta dalla Digos di Nuoro e coordinata dalla #Dcpp pic.twitter.com/QxxhRp4Gyu

— Polizia di Stato (@poliziadistato) 28 novembre 2018

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