Una trentina di ultrà del Cagliari hanno fatto irruzione ieri sera intorno alle 20 nella sede del ritiro della squadra di Zeman, nel centro Ercole Cellino di Assemini. Sconcertato l’allenatore: “I miei ci sono rimasti male, non è facile eliminare certi episodi. Qualcuno è rimasto un po’ choccato perché non tutti sono uguali, e ora sta al gruppo tirarsi fuori tutti insieme e passarci sopra”.
Toni accesi, parole grosse e pare anche qualche schiaffo sarebbero volati all’interno tra i giocatori e i tifosi. Gli ultrà hanno anche lasciato una brutta scritta sul cancello del Centro Sportivo: “Sputate sangue per la maglia mercenari’.
Il motivo, la rabbia per le occasioni perdute delle ultime settimane e per una stagione che appare oramai inevitabilmente compromessa. E questa mattina il Cagliari prova a tornare alla normalità, anche se Zeman durante l’incontro stampa è andato giù duro: “I miei li ho visti male, stavano male dopo quello che è successo. Ma in tutti gli stadi c’è una frangia che si dissocia dal tifo sano”.
L’unico fuori programma, l’incontro fra il presidente Tommaso Giulini e la squadra, per valutare anche la condizione psicologica dei giocatori a poche ore dall’irruzione, ma anche dal duro e inaspettato confronto con i tifosi. L’obiettivo è quello di ritrovare subito la concentrazione in vista della partita di domani in casa contro il Napoli.
Intanto dalla Questura sono già partite le indagini per fare piena luce su quello che è accaduto ieri poco dopo le 20 ad Assemini e soprattutto per identificare i responsabili del blitz. Nel centro sportivo ci sono anche un carabinieri: una pattuglia si è piazzata davanti agli spogliatoi già dalla fine della mattinata, subito dopo la conclusione della conferenza stampa di Zeman.
incontrato la squadra per farsi raccontare quello che è accaduto ieri. Dalle testimonianze dei giocatori sarebbe emersa una situazione sì di tensione, ma mai degenerata in rissa o tafferugli. Gli ultrà hanno chiesto di parlare da soli con la squadra prendendosela soprattutto con alcuni giocatori.
“Quello della violenza negli stadi è un fenomeno che continua. Tanta strada è stata fatta ma c’è ancora da camminare. I fatti di Cagliari sono gravi, i responsabili saranno perseguiti con la massima severità. Nessuno può permettersi di trasformare lo sport in una cosa triste e violenta”. Così il vicecapo della polizia, Alessandro Marangoni, commentando l’ìrruzione di ieri sera degli ultrà del Cagliari nel ritiro della squadra ad Assemini. Lo ha fatto a margine della cerimonia di inaugurazione del nuovo commissariato di Cannigione (Olbia-Tempio).
“Oltre ad essere denunciati per violenza privata, minacce ed eventualmente percosse- ha detto Marangoni -stiamo accertando se effettivamente hanno colpito con schiaffi i calciatori, avranno provvedimenti di natura amministrativa”.