È fissata per il 14 novembre la requisitoria del pubblico ministero Alessandro Pili al processo per la morte di Letizia Trudu, la bambina di 11 anni uccisa nell’estate del 2015 a Santa Margherita di Pula dalle eliche dello yacht dal quale si era tuffata. La sentenza è attesa il 5 dicembre. Sempre il 14 novembre parlerà anche il legale di parte civile, l’avvocato Guido Manca Bitti, che rappresenta la madre e la nonna della piccola. Oggi, invece, davanti al giudice del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Carta, è proseguita senza colpi di scena la sfilata di testimoni: ragazzini che erano presenti sulla barca al momento della tragedia. A processo, accusati di omicidio colposo, ci sono il padre della bimba, Andrea Trudu, 50 anni di Assemini, e il comandante dello yacht, Maurizio Loi, 61 anni di Serdiana, ex campione di windsurf, difesi dagli avvocati Massimiliano Carboni e Leonardo Filippi. Al comandante dell’imbarcazione vengono contestate anche violazioni ad alcune norme che regolano la navigazione. La piccola era morta per le gravi ferite causate dall’elica che l’aveva colpita dopo essersi tuffata col padre e la sorella. La prossima udienza, ancora per l’audizione dei testi, è fissata per il 17 ottobre, poi il 14 novembre per la requisitoria del pm e la parte civile, il 28 per gli altri avvocati e, salvo imprevisti, il 5 dicembre sarà pronunciata la sentenza.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…