L’argentino Bergoglio è il nuovo Papa: “Vengo dalla fine del mondo”

Con il nome di Francesco I, il vescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, nato nel dicembre 1936, di origini piemontesi, è il 266° Papa della Chiesa Cattolica, sommo Pontefice della Chiesa universale, sovrano dello Stato della Città del Vaticano e primate d’Italia.

Il conclave, formato dai cardinali elettori, ha impiegato poco meno di due giorni per indicare il successore di Joseph Ratzinger, salito al soglio pontificio nel 2005.

L’11 febbraio scorso, l’annuncio delle dimissioni a partire dal 28 febbraio scorso.

Emozionante la diretta offerta in streaming da tutte le tv. Francesco I è apparso tranquillo e sorridente. “Vengo dalla fine del mondo, e prego per Ratzinger” sono state le sue prime parole pronunciate verso le 20.20

“Vi ringrazio dell’accoglienza, prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI, preghiamo tutti insieme per lui. Incominciamo questo cammino io e voi, vescovo e popolo, un cammino di fratellanza e di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi, l’uno per l’altro”.

Poi, prima della benedizione, la richiesta alla piazza in festa. “Vi chiedo un favore, fatemi voi una benedizione, fatela in silenzio questa preghiera per me”.

Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires nel 1936. Si è diplomato come tecnico chimico ma ha poi scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. Nel 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici nel 1963 a Buenos Airessi è laureato in filosofia. Fra il 1964 e il 1966 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Nel 1970 si è laureato in Teologia. È stato maestro di novizi a San Miguel tra il 1972 e il 1973, professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell’Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore.

Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale. Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino. È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del 1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e «Reflexiones de esperanza» del 1992. È Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito.

Fino al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.

E’ stato creato cardinale del Titolo di San Roberto Bellarmino da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 21 febbraio 2001. E’ membro delle Congregazioni per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per il Clero, per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; è inoltre membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia e della Pontificia Commissione per l’America Latina.

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