Un batterio in corsia, 3 morti in due giorni all’ospedale di Isili

All’ospedale di Isili tre pazienti sono morti in due giorni per una infezione diffusa in corsia. Una quarta persona è in gravi condizioni.

All’ospedale di Isili (in Provincia di Cagliari) tre pazienti sono morti in due giorni per una infezione diffusa in corsia, nel reparto di Medicina. A perdere la vita sono stati tre uomini. Una quarta persona, e stavolta si tratta di una donna, è in gravi condizioni. I carabinieri hanno aperto un’indagine. A causare i decessi sarebbe stato il “Clostridium difficile“, un batterio che attacca l’intestino provocando debilitazione con febbre e dissenteria.

Le morti sarebbero avvenute tra lunedì e ieri. Si è appreso inoltre che nello scorso fine settimana il reparto dove si sarebbe diffuso il virus era stato chiuso e i pazienti trasferiti su ordine del direttore sanitario. Contemporaneamente sono state avviate tutte tutte procedure per contrastare la diffusione del batterio killer: questo per evitare un’ulteriore diffusione. Alla Procura di Cagliari sarebbe stato presentato un esposto.

Attivate misure anticontagio. Dopo la morte dei tre pazienti e gli altri cinque casi di contagio da batterio riscontrati nell’ospedale di Isili, il 27 giugno scorso il reparto di medicina è stato chiuso per due giorni. “A fronte del riscontro del focolaio di infezione – hanno spiegato ai giornalisti i direttori sanitari della Asl 8 di Cagliari e dell’ospedale, Ugo Storelli e Ferdinando Angelantoni – si è provveduto ad adottare nell’immediato tutte le misure previste dei protocolli, al fine di impedire ulteriori contagi tra i degenti e garantire le norme di sicurezza per operatori e visitatori”.

“Già dopo il primo caso riscontrato abbiamo messo in isolamento i pazienti avviando le varie procedure e la profilassi – hanno sottolineano ancora i due dirigenti -. Sono stati visitati, e lo saranno sicuramente anche nei prossimi giorni, pazienti, personale sanitario, visitatori e chiunque sia entrato in contatto con i contagiati. Al momento potrebbero essere centinaia di persone, anche se una stima precisa non è ancora stata fatta”.

“È stato inoltre applicato il protocollo internazionale previsto in questi casi – ha aggiunto Angelantoni – e sono stati sanificati gli ambienti ospedalieri interessati”. La Asl ha precisato che si è mossa da subito. “Siamo stati noi stessi ad eseguire le analisi alla ricerca del batterio davanti ai sintomi di colite per verificarne le cause – ha ricordato il direttore sanitario dell’ospedale di Isili -. È una patologia perfettamente trattabile in pazienti che non hanno un quadro clinico a rischio come le tre persone decedute”.

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