Basilica di San Saturnino a Cagliari, scoperta una strada medievale che la collegava a Bonaria

Nel corso dei lavori di restauro della Basilica di San Saturnino è emersa una scoperta inattesa: un tratto ben conservato della strada medievale che collegava la Basilica a Bonaria. Il rinvenimento, avvenuto durante gli scavi archeologici, ha costretto gli archeologi e gli architetti a rivedere il progetto iniziale, che non aveva tenuto conto di questa nuova e importante testimonianza storica. La strada, composta da ciottolato e in ottimo stato di conservazione, ha rivelato un pezzo significativo del passato medievale di Cagliari, offrendo nuovi spunti per comprendere l’evoluzione urbanistica della città.

Questa scoperta, avvenuta nel corso del 2023, ha comportato la sospensione temporanea dei lavori, avviati nel dicembre 2022. La necessità di rivedere il progetto è stata evidente: il rinvenimento della strada medievale ha infatti modificato il quadro iniziale, obbligando a integrare l’elemento appena trovato in un nuovo piano di intervento. I lavori sono stati quindi interrotti ad agosto del 2023, per permettere una riprogettazione che rispetti l’importanza della nuova scoperta senza snaturare l’intento di valorizzare l’intero sito archeologico.

Il progetto, che prevede anche la realizzazione di un percorso ad anello esterno alla Basilica, mira a migliorare l’accessibilità e la fruibilità dell’area, creando un collegamento tra il monumento sacro, il giardino e l’area archeologica. Il completamento dei lavori è previsto per la primavera del 2025, quando sarà possibile apprezzare il risultato finale su uno dei lati della Basilica, che ospiterà la nuova struttura.

La scoperta della strada medievale ha avuto un impatto significativo non solo sul piano di restauro, ma anche sulla strategia di tutela del sito. La rimozione delle strutture che attribuivano un carattere ipogeo all’area archeologica ha infatti migliorato il microclima, un aspetto fondamentale per la preservazione dei resti storici. Allo stesso tempo, questa operazione ha permesso di valorizzare al meglio le scoperte, illuminando e riscaldando gli antichi resti, che ora appaiono in tutto il loro splendore.

Il recupero della strada medievale non è l’unico aspetto importante del progetto. La nuova configurazione del sito, che include il raccordo tra la Basilica, la strada ritrovata e il giardino, promette di restituire un’esperienza di visita che permette di “leggere” la storia della città attraverso il paesaggio e l’architettura. Il progetto, infatti, non solo mira a proteggere i resti archeologici, ma anche a renderli accessibili al pubblico, creando un percorso che racconta la storia della città in modo diretto e coinvolgente.

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