Bancarotta fraudolenta, imprenditore 36enne finisce agli arresti domiciliari

Secondo quanto appurato nel corso delle indagini, avrebbe gestito una società, per esclusivo interesse personale, realizzando la principale sottrazione di beni attraverso l’alienazione, tra il 2019 ed il 2020, della proprietà di un’altra società che, recentemente, ha terminato i lavori di costruzione di un complesso immobiliare di lusso costituito da ville e appartamenti commercializzati al prezzo di svariate centinaia di migliaia di euro ciascuno.

Questa mattina i carabinieri della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Cagliari e i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Cagliari, con il supporto operativo dei Carabinieri della Compagnia di Quartu e dell’unità cinofila “cashdog” dei Baschi Verdi delle fiamme Gialle del capoluogo sardo, hanno così dato esecuzione alla misura cautelare, richiesta dalla Procura della Repubblica di Cagliari emessa emessa dal Gip del Tribunale di Cagliari, degli arresti domiciliari con mezzi elettronici di controllo (braccialetto elettronico) nei confronti di un imprenditore locale (Matteo Pilato, 36 anni di Cagliari, già a processo per una mega truffa da un milione e 200mila euro ai danni di un’anziana gioielliera di Tempio), per plurime condotte di bancarotta fraudolenta per sottrazione di beni di una società, posta in liquidazione giudiziale, il 12.07.2023, dal Tribunale Fallimentare di Cagliari per debiti accumulati pari ad oltre 3 milioni di euro, di cui oltre 1 milione ai danni dell’Erario.

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