Aviaria a Cagliari: “Abbattiamo tutti i 200 animali del parco”. Il veterinario: “Scelta obbligata”

Tutti gli animali di Monte Urpinu saranno abbattuti. È questa la decisione che ha preso la task force attivata a Cagliari per contrastare la aviaria, il virus che nel parco della città ha già causato la morte di alcuni pavoni. Si tratta di una malattia letale ed estremamente contagiosa per gli uccelli, ma siccome c’è il rischio di una trasmissione all’uomo, ecco la necessità di ridurre a zero la possibilità, anche se nel frattempo l’area verde è stata chiusa.

Gli animali da sopprimere sono circa 200, tra galline, anatre, cigni, oche e pavoni. La misura è preventiva, ma anche l’unica soluzione per evitare che Monte Urpinu si trasformi in pericoloso focolaio. Il gruppo di lavoro per contrastare l’influenza degli uccelli, classificata come tipo A e sottotipo 5, è coordinato dal servizio di Sanità animale della Asl 8, diretto da Mario Ignazio Lai.

“Stiamo attuando gli interventi previsti dai regolamenti comunitari – spiega all’Ansa il veterinario -. Abbiamo trovato un virus ad alta patogenicità che potrebbe essere trasmesso anche all’uomo, anche se non è il caso di fare allarmismi. Ora stiamo procedendo con l’abbattimento di tutti gli animali presenti all’interno del parco, anche perché sono a contatto del pubblico nel parco, solitamente frequentato soprattutto da bambini e anziani (quindi da soggetti fragili)”. Prosegue ancora il veterinario dirigente: “Gli animali presenti nel parco circolano vicino alle giostre e soprattutto le loro feci sono altamente contagiose e possono infettare l’uomo, anche se nella maggior parte dei casi i sintomi sono lievi, con sintomi lievi tipici di un raffreddore”.

Non è tutto. Prima che il parco possa essere riaperto, si procederà anche alla disinfestazione. Resteranno solo animali sentinella, prelevati preventivamente e controllati periodicamente per valutare l’insorgenza della patologia data dal virus dell’aviaria. “Tutte queste azioni sono misure preventive ed è bene rimarcare che non c’è alcun pericolo per le persone”, conclude Lai. ma l’allerta resta perché ci sono casi di contagi all’uomo, con esiti anche mortali.

Sull’aviaria a Monte Urpinu ha mandato una nota anche l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu. “Sono già operative le misure di sorveglianza attiva, sugli animali vivi. e passiva, attraverso la ricerca e l’indagine sugli animali morti. In queste ore saranno definite ulteriori azioni, anche con il coinvolgimento del Corpo Forestale e di Forestas, per estendere le indagini sul territorio”. Nieddu parla comunque di “basso rischio zoonotico, ossia il rischio di infezione dall’animale all’uomo che, secondo le evidenze scientifiche, si propaga per via aerea attraverso il pulviscolo prodotto dalle feci e tramite contatto con gli animali infetti”.

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