Piergiorgio Massidda non può tornare a fare il presidente dell’Autorità portuale. Nessun reintegro per l’ex senatore Pdl. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza (n.27341) depositata oggi in cancelleria a Roma e con la quale è stato rigettato presentato dallo stesso Massidda.
L’ex parlamentare chiedeva di riformare la decisione del Consiglio di Stato (numero 4.678 del 2013) con cui era stata dichiarata illegittima la sua designazione a presidente dell’Authority. Su tutte l’assenza di competenze specifiche. Massidda, in particolare, aveva eccepito il difetto di giurisdizione del Consiglio di Stato per accesso di potere giurisdizionale. Con quella pronuncia i giudici amministrativi di secondo grado avevano dato ragione all’attuale assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, che aveva presentato ricorso al Tar Sardegna chiedendo l’annullamento del decreto del 2011 con il quale il ministro Maurizio Lupi aveva nominato Massidda presidente dell’Autorità portuale di Cagliari. Lupi, successivamente, aveva scelto Massidda come commissario, ma lo stesso Deiana si era opposto presentando un esposto, vincendo per la seconda volta. L’ex parlamentare venne sostituito dal comandante del porto, Vincenzo Di Marco.
Con la sentenza della Cassazione a questo punto il ministro Lupi potrà procedere con la nomina del nuovo presidente, visto che il titolare nazionale dei Trasporti stava continuando a prorogare il mandato di Di Marco proprio in attesa che si pronunciasse la Corte.
