Per risalire ai responsabili dell’attentato di Lanusei, le autorità lanciano un appello alla popolazione. È ora di chiedere la collaborazione, oltre che delle istituzioni, anche dei cittadini. Ognuno deve fare la propria parte per far sì che questi crimini siano repressi e non si ripresentino”, così il prefetto di Nuoro Giovanni Meloni al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato in tarda mattinata dallo stesso prefetto d’intesa con il sindaco di Lanusei, Davide Ferreli, per fare il punto sugli ultimi fatti di sangue in Ogliastra, l’ultimo dei quali, il più eclatante, l’autobomba esplosa martedì scorso uccidendo Roberto Aresu, sulla quale sta indagando la Squadra Mobile di Nuoro, guidata da Fabrizio Mustaro, con il coordinamento del sostituto procuratore di Lanusei Nicola Giua Marassi. Al vertice hanno partecipato anche il questore di Nuoro, Pierluigi D’Angelo, il comandante provinciale dei Carabinieri, Vincenzo Bono, il comandante del Reparto investigativo, Simone Sorrentino, e il colonnello della Guardia di Finanza, Luigi Mimmo.
“L’ultimo fatto di sangue – ha sottolineato il prefetto Meloni – anche per le modalità con cui è avvenuto, ha colpito al cuore la comunità di Lanusei. Si tratta indubbiamente di un attentato con modalità diverse rispetto a quanto accade in Ogliastra. Gli inquirenti stanno effettuando il loro lavoro di indagine non lasciando nulla di intentato. In questo momento – ha assicurato il prefetto – stiamo mettendo in campo tutte le misure di controllo del territorio”. “Prezioso – ha aggiunto Meloni – anche il confronto di questa mattina con il sindaco di Lanusei, che che ci ha illustrato nei dettagli le esigenze della comunità”. Lo stesso primo cittadino, alla fine del vertice, ha voluto lanciare un messaggio di “vicinanza” alla sua gente esortandola a rigettare la violenza e le nuove modalità con cui si esprime. “Questi eventi – ha chiarito Ferreli – non fanno parte della nostra cultura, vorrei rimarcare che Lanusei è una società in gran parte sana. In città – ha aggiunto – stiamo vivendo un momento molto forte, soprattutto per la particolarità dell’attentato che ci ha lasciati tutti stupiti. Come istituzione faremo il nostro lavoro di analisi e sul fronte delle indagini ci fidiamo degli inquirenti”.