Un ordigno di medio-alto potenziale è esploso negli uffici in costruzione del nuovo cimitero di Olbia. L’attentato si è verificato durante la notte ma ad accorgersi del fatto sono stati questa mattina gli operai all’apertura del cantiere. Il camposanto che da qualche anno ospita le salme degli olbiesi è ancora interessato da opere di costruzione di alcuni edifici. L’ordigno, secondo il Comando provinciale dei Carabinieri di Sassari che, con i colleghi di Olbia, stanno conducendo le indagini, ha danneggiato solo i locali in costruzione in un’area distante da quella delle tombe.
Il nuovo cimitero è stato realizzato dall’Asco, azienda di Mirandola (Modena) che gestisce per conto del Comune di Olbia i servizi cimiteriali della città e delle frazioni, finita nell’occhio del ciclone nel gennaio 2013 a causa di un dipendente che a Olbia vendeva loculi “fantasma”, e che era stato denunciato per aver realizzato opere in assenza di licenza edilizia e per truffa e appropriazione indebita, poi licenziato dall’Asco stessa. Per il cimitero di via Lori negli anni si sono registrate anche proteste da parte dei parenti dei defunti che hanno lamentato degrado, soprattutto nel periodo invernale e in concomitanza con le piogge. La nuova struttura non è ancora conclusa e lavori sono in corso, da parte di un’azienda di Olbia per conto dell’Asco, per realizzare uffici e locali tecnici.