Attentato a una ditta di Sarule, convocato un Consiglio comunale straordinario

Un Consiglio comunale straordinario di tre paesi riuniti – Sarule, Orani e Ottana – per manifestare vicinanza e solidarietà alla ditta Maffei sarda silicati, che venerdì scorso ha subito un attentato incendiario nella cava di Sarule, dove sono stati distrutti tre escavatori del valore complessivo di 600mila euro. Un gesto forte da parte dei tre sindaci – Paolo Loddo (Sarule), Marco Ziranu (Orani), Franco Saba (Ottana) – che vuole essere prima di tutto di condanna ma anche di riconoscenza per la ditta che lavora nel territorio da 30 anni dando occupazione, tra dipendenti e indotto, a circa 100 maestranze.

La ditta intanto – che si occupa di estrazione di minerali per l’edilizia – ha dato vita da ieri e per sei giorni a uno sciopero al contrario, con lo stop alle lavorazioni per rivendicare “un ambiente di lavoro sereno”. La clamorosa decisione è stata annunciata dall’amministratore delegato della Maffei, Federico Fiorelli, in un’assemblea partecipata da 60 tra lavoratori interni e terzisti, che si sono stretti intorno alla dirigenza aziendale. “Noi sindaci dei tre paesi in cui sono situate le tre cave che hanno una ricaduta importante nel territorio – ha detto all’Ansa il primo cittadino di Sarule -, vogliamo essere gli attori di un gesto forte che porti alla riflessione le tre comunità. Vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà alla ditta che ha subito un danno economico e morale enorme, ma anche ai lavoratori che si trovano coinvolti loro malgrado in questa sospensione dal lavoro”.

Non è la prima volta che la ditta subisce un attentato, lo scorso anni anche una ruspa parcheggiata nella cava di Ottana era andata a fuoco: “Avevamo manifestato la nostra vicinanza all’azienda già in quell’occasione perché questi fatti sono da condannare, prima di tutto per il danno che fanno all’azienda, che non dimentichiamoci dà una ricaduta economica importante nei nostri paesi – aggiunge il sindaco di Ottana – . Il dialogo è alla base di tutto, noi lo abbiamo sempre fatto tenendo un filo diretto con l’ azienda che è sempre stata disponibile. Il consiglio straordinario vuole essere proprio un segno di riconoscenza oltre che di sensibilizzazione per le nostre comunità: la nostra economia la dobbiamo tutelare e dobbiamo agire sempre nella legalità”.

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