Assalto armato ai 3 portavalori al bivio di Siligo: il bottino è di 4 milioni di euro. Indagini in tutta la Sardegna

Ammonterebbe a circa 4 milioni di euro il bottino che i rapinatori sono riusciti a portarsi via nella fuga, dopo l’assalto di ieri mattina ai tre portavalori Vigilpol sulla 131, al bivio per Siligo (Sassari). Venti minuti di far west durante i quali un commando di almeno 10 persone, arrivate su 5 pick up, sono scese in strada aprendo il fuoco con i kalashnikov, lasciando a terra un fiume di bossoli e ferendo alle gambe una delle 5 guardie giurate tutte rimaste ferite durante gli attimi concitati in cui i mezzi della banda armata hanno tamponato i blindati che procedevano sulla Carlo Felice, in direzione Cagliari.

Da ieri non si fermano le indagini (sotto riserbo assoluto) da parte degli agenti della Squadra Mobile di Sassari, guidati dal dirigente Michele Mecca, e coadiuvati dalle sezioni di altre questure dell’Isola. In corso , ci sarebbero diverse perquisizioni in alcune case riconducibili a persone sospettate di essere legate al commando.

La cronaca La rapina è stata compiuta poco dopo le ore 8 di ieri mattina, lungo la strada statale 131, all’altezza del bivio per Siligo. Il commando, formato da almeno 10 persone, ha fermato i veicoli in transito sulla 4 corsie minacciando con i kalashnikov gli automobilisti, dopo aver piazzato alcune catene fra i guard rail e cosparso chiodi l’asfalto.
I rapinatori avrebbero atteso il passaggio della colonna di tre blindati della Vigilpol a distanza, per poi bloccarli mettendo di traverso sulla carreggiata un camion compattatore dei rifiuti. Hanno quindi aperto il fuoco sui mezzi colpendo alle gambe una delle guardie giurate.
Un altro vigilante, alla guida di uno dei blindati, è rimasto gravemente ferito in seguito allo scontro con l’autocompattatore e al tamponamento degli altri furgoni, riportando un grave trauma toracico. Ferite lievemente le altre quattro guardie giurate.
Dopo la raffica di colpi, il commando è passato all’azione aprendo i furgoni con le seghe circolari, riuscendo a prelevare i soldi delle pensioni e scappando con l’ingente bottino che dovrebbe ammontare, come detto, a circa 4 milioni di euro. Durante la fuga, alcuni mezzi usati per il colpo sono stati incendiati a pochi chilometri dal luogo della rapina.

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